domenica 23 dicembre 2012

Epitaffio

Non ci sono scuse all'ignoranza. I giornali, settimanali, mensili sono pieni di parole intelligenti.
Leggo una intervista di Jacques Le Goff su Il venerdì e lui dice a proposito dei giornalisti

"Sono intelligenti si interessano alle buone cose, fanno domande giuste, diffondono il sapere, stimolano la riflessione e creano connessioni".

Vorre che fosse il mio epitaffio

LUISELLA PERONI
Pavia 1967 - Milano 20**
Era intelligente, si interessava alle buone cose, sapeva fare domande giuste, diffondeva le cose che sapeva, stimolava la riflessione e creava connessioni.

E' stata una bella donna.
Ahah! Stupida!

giovedì 20 dicembre 2012

Parco orecchini

Metropolitana.
Sto mettendo le cuffie dell'IPOD.
Io la gente non la voglio proprio sentire.
Ma nel frattempo che srotolo il filo delle cuffie intercetto questa conversazione:

- Certo che tu hai un bel parco orecchini

- Sì il mio parco orecchini è immenso perché, sai, io sono un tipo sobrio. Non porto altri gioielli. Neanche la fede, ora che sono single, e neanche lo stupidissimo brillantino che mi aveva regalato Sergio.

Meraviglioso.

Sto per accendere la mia musica ma aspetto, ancora un attimo.
Non mi sbaglio:

- Il problema è il parco uomini. L'ufficio non va bene sono tutti falsi.

Poi la conversazione prende tutta altra piega. Parlano di ticket.
Anzi di "un bel ticket di sette euro" di bonus e retribuzioni.

Metto la musica.
Avrei voluto tanto continuare a sentire parlare del povero Sergio e dei suoi stupidissimi brillantini.

Ps Signore un altro uomo non lo troverete Mai. Parlate male e chi parla male vive male.

domenica 16 dicembre 2012

Anti-aging

"Scrivere è il miglior mestiere con il quale invecchiare".

Mi sembra una bella riflessione anti-aging. Altra prova che porto a favore della mia tesi: i femminili non parlano solo di creme.  O meglio parlano di creme sempre ma tra una crema e l'altra riescono a dirti sempre qualche cosa di intelligente.
Almeno D di Repubblica.

domenica 9 dicembre 2012

Come Central Park

Oggi il parco Forlanini sembrava Central Park.
Sì direi di sì.
E lì oggi ho capito una cosa importante che non ho mai capito: perché la gente odia chi corre.
L'ho realizzato correndo e vedendo i cani al parco che correvano.
Eravamo gli unici essere umani contenti.

C'era l'umanità "'ncazzata" nei centri commerciali a litigare, comperare.
Accaparrare.

Noi, gli altri (i runner e i cani) al parco.
Senza bisogno di niente.
Solo un po' di sole. Che è gratis.
Attenti solo a non scivolare.
Felici come il sindaco della città.
Il sindaco del Parco.



venerdì 7 dicembre 2012

Cose che mi fanno respirare meglio

"Alla domanda ripetuta cento mille volte, che cosa mi ha aiutato a respirare meglio, da quando mi ricordo, diciamo dall'età scolare ad oggi, al di fuori dei rapporti umani, la risposta è sempre la stessa, nell'ordine: le parole, la musica, la natura, l'arte, il cinema".
Gina Lagorio, Inventario, Rizzoli.

Aggiungo io: un libro sulle ginocchia da leggere nel silenzio mentre fuori nevica.


domenica 18 novembre 2012

Ossss

Se c'è una cosa che ti insegna il karate è la pazienza.
Anche il coraggio.
E la concentrazione.
Per fare il pugno perfetto in questa confusione ci vuole concentrazione massima.

E' difficile avere tutte e tre le cose insieme coraggio, pazienza e concentrazione se hai dodici anni.
Ma anche se ne hai 45 di anni.
Forza Micol. Osssssss


sabato 17 novembre 2012

La coppia più bella del mondo

Cavalcavia Buccari ore 8,30 del mattino.
Destinazione Palestra: tapis roulant più cyclette più pesi.
Sulla pista ciclabile che va al Parco Saini a pochi metri da me un ragazzo corre con il suo cane.
Lui, l'umano, è un bel ragazzo, giovane.
Corre bene. Ha una bella andatura.
Bella da vedere.
Indumenti da corridore vero.
L'altro, il cane, è una bella bestia nera.
Razza indefinibile.
Unica cone tutti i cani dei canili.
E' vecchiarello.
Ma corre fiero.
Col suo padrone.
Non si sa chi guida chi.

Semaforo verde. Devo andare.
Sono sicura che hanno anche lo stesso respiro.
Amore vero.

sabato 3 novembre 2012

No dai

Il tuo romanziere preferito che dichiara
"Non  scrivo più"
è terribile.
E di solito è quasi sempre falso.
Lo fanno spesso anche i cantanti.
Ultimo concerto.
Quanti "ultimi concerti" ho visto!
Metti che ti viene una superidea e magari non vuoi fare un passo indietro e sconfessare te stesso e tutte le interviste che hai rilasciato?

Tipo questa a D de laRepubblica. (ps le riviste femminili non parlano solo di cellulite).
E POI muori e con te la tua bellissima idea.

Philp Roth ha scritto Pastorale americana e per questo avrebbe tutti i diritti a non scrivere più niente, manco la lista della spesa.
Il regalo ce l'ha già fatto.
E nell'intervista dice

"Ho fatto il meglio con quello che avevo.
Ho deciso di chiudere con i romanzi. Non ne voglio più leggere, né scrivere, non né voglio più nemmeno parlare. (...). Scrivere è avere torto tutto il tempo".
Mia figlia adolescente commenterebbe
"Tanta roba"
Sì Philp Roth è veramente tanta roba.
E comunque grazie.


giovedì 25 ottobre 2012

Convalescenza

Uno dei lati positivi della "convalescenza" è che c'è un sacco di tempo.
Questo mio tempo ho deciso di passarlo "in verticale" nel senso di andare a fondo.

Deep dives dicono gli inglesi.

Prima immersione:  tutti i film di Bernardo Bertolucci; così quando potrò uscire di casa andrò a vedere il suo ultimo film "preparata".
Lunedì sera era in televisione.
E ho pianto più o meno ininterrottamente per tutta la trasmissione per l'emozione riguardo le cose che stava dicendo.
E per quella carrozzella e le sue gambe.
E la sua bella faccia. E il suo accento così familiare.
Della mia terra.
Allora questa filmografia ho deciso di iniziarla da "Io ballo da sola" perché è un film sulla giovinezza, sul corpo.
Sulla salute.
E mentre lo sto guardando, adesso, penso a quanto abbiano camminato le gambe di Bertolucci su e giù per le colline toscane per fare questo film e tutti gli altri.
I poeti non si dovrebbero mai ammalare.

A ciascuno le sue malinconie
(cit. Io ballo da sola, Bernardo Bertolucci, 1996).

sabato 13 ottobre 2012

Doppietta

Gli amici sono la più grande invenzione del mondo. Si parla sempre di amore e sempre meno di amicizia. Certo nell'amore c'è il sesso blablabla.
Qui una foto stupenda della mia amica Ines con cui condivido tante cose importanti tipo il karate, le cazzate che si dicono dopo l'allenamento e conversazioni esilaranti sugli uomini.
Inoltre condividiamo questo blog. Nel senso che lei lo legge e mi spinge a scrivere quando non lo faccio.
Sa della mia passione insana per i piedi che penzolano dai sedili della metropolitana...
E che ogni tanto di nascosto li fotografo.
Rischiando il linciaggio in metro.
Bene, l'altro giorno che era una giornata proprio dura ed ero in ospedale ad aspettare degli esami, arriva via what's up questa foto con scritto "Doppietta".
Tutto ciò è meraviglioso.

Anche perché ho pensato a quanto si sia divertita a fare la foto.
Avra' riso con gli occhi come fa sempre.
Anche quando ce le suoniamo a karate.
Beh su questo ci lavoriamo.


venerdì 12 ottobre 2012

Ecco

Il mood dei prossimi giorni è questo della foto.
Foto meravigliosa trovata su Pinterest.
E come dice Prandelli
"voglio intensità di gioco". E mi rivolgo a me stessa, ovvio.


Acconsento

Negli ospedali ci sono tanti avvocati.
Ti fanno firmare tantissime carte con duemila "acconsento".
Ma non si può fare un modulo unico? Come il 730? Con scritto "acconsento a qualsiasi cosa". Non è così di fatto?

lunedì 1 ottobre 2012

venerdì 21 settembre 2012

Piedi

Piedi spaccati dall'allenamento di karate.



E questo quello che intendevo con il post di questa mattina.
C'è differenza tra fare sport e "guardarlo".
Gli italiani, lo dicono degli studi, nelle classifiche sono tra i popoli che fanno meno sport e tra quelli che comprano più abbigliamento sportivo.
Basta avere una maglia della Nike per sentirsi Bolt.
Io ho delle idee precise su questo tema che partono da qui.
Mio padre è stato un grandissimo sportivo.
Era bravo a fare tutti gli sport che provava.
Ogni sabato andava a giocare a tennis con i suoi amici.
Dalle 9 alle 11. Tutti i sabati. Io ero cooptata come raccattapalle.
Mi diceva: si inizia così.Prima lezione di vita.
Mi ricordo che diceva che più la gente era scarsa più era perfetta nell'involucro.
Seconda lezione di vita.
Aveva questo amico soprannominato Muscolino, che si presentava ogni sabato con una mise diversa. Perfetto dalla bandana alle calze, ai polsini.
Tutto coordinato.
Mi ricordo ancora il gusto e la rabbia con cui mio padre lo impallinava.
Aveva la gioia sadica di batterlo 6-2, 6-2.Ogni volta.
Quello vestito come Borg a Wimbledon e lui con i suoi pantaloncini bianchi e una tipo-Lacoste nera. La stessa per vent'anni.
Sento ancora i colpi: baaaaammm.
Come se lo volesse crivellare di colpi.
Terza lezione di vita: combattere sempre la non autenticità.

Stasera non ho espresso un karate che mi ha soddisfatto.
Ma io sono molto fiera dei miei piedi massacrati.
Piedi che ci hanno provato a fare qualche cosa di onesto.
Di autentico.
Come? Provandoci, sbagliando. Tutti vestiti uguali.
Senza marchi.
Con rispetto per chi sa fare meglio.
E in silenzio.
Perché nel dojo parla solo il maestro.

Ultras

In metro due mamme parlano di figli e di sport.
E' un classico. Di solito il tema clou sono i compiti.
Una ha la figlia che fa pallavolo.
E' arrabbiatissima perché si allena come una di serie b. Ma si vede che ne è orgogliosa e contenta. E' un po' come se ci fosse lei sotto quella rete.
Infatti a un certo punto dice
"Abbiamo giocato domenica".
Eh no.
Non avete giocato.
Lei ha giocato.
Tu eri sulle gradinate fredde con la tua borsa Carpisa a guardare e a criticare.
Lei ha giocato.
Non paga aggiunge "Guarda se poi arriva all'età dello sviluppo e poi dicono che non me la prendono mi incazzo. Perché sai si possono trasformare completamente e magari me la fanno fuori".
Allora. Ci sono anche le madri ultrà.
Sono violente uguali.
E' la violenza della parola.
Dell'arroganza.
Del rancore.
Del fatti valere che sei più brava tu.
Ma lascia fare.
Lasciala divertire.
C'è l'allenatore. Magari queste mamme l'ultima volta che hanno fatto sport è stato quando hanno fatto ginnastica alle superiori.
Sono lì a criticare.
Fate voi sport.
Mettetevi in gioco.
Mettete una tuta.
Giocate voi.
Meglio condividere il male per l'acido lattico che un rancore.
E soprattutto state zitte!

giovedì 20 settembre 2012

Infermiere

Mi alzo così presto che la TV è ancora sul palinsesto notte. La prima cosa che vedo: uno spot di un gel "energizzante" per fare sesso.
Guardo la TV senza audio, è troppo presto anche per me.
Lo spot sta per finire e leggo sul video "perché il SESSO E' IMPORTANTE" e una signorina vestita da infermeria, ammiccando, dice qualche cosa.
Chissà cosa dice. Meglio non saperlo.
E questa signorina, mi fa venire in mente la Minetti, Berlusconi e le notti di Arcore.
Giro canale e su Rai5 (ma c'è anche Rai5?)  c'è una bellissima intervista di Dave Letterman a Barack Obama.
Qui l'audio lo accendo eccome.
Voglia di cambiare Paese.

mercoledì 19 settembre 2012

Milito

Ma a una interista può capitare di peggio che salure su un taxi con la radio Milan a palla? La gente non ha senso commerciale.
Ma come si fa a parlare di calcio tutto il giorno?
Sai quante lauree ti prendi in tutto quel tempo?
Comunque:
Forza Militooooooo!
Appena mi scarica in ufficio e mi fa la ricevuta glielo dico.

Sospesa

Altri piedi sospesi.


martedì 18 settembre 2012

Sbirciare

Sono seduta in metro.
Tutti sul mio lato stanno spippolando con il telefono.
Io Twitter, le mail dell'ufficio, i giornali (tramite Twitter) e il blog.
Scrivere con il tablet sul blog mi fa arrivare in un soffio dall'altra parte della città dove anche le fermate hanno nomi strani.

Qt8

Uruguay

Un distinto signore si mette in piedi apposta per leggere cosa sto scrivendo.
E mi viene in mente di utilizzare la mia lettura di Cinquanta sfumature di grigio.
L'unica che mi viene in mente.

E come diceva Jannacci: "e vedere che faccia che fa".
Ma arrivo a Uruguay.


Post scriptum
Spippolare vuol dire "sgranare". Si dice dell'uva, delle pannocchie.
E' interessante questo uso relativo al cellulare.
Non che la trovi una bella parola ma mi sembra comunque un termine "corretto", appropriato.
Un po' di Twitter, un po' di Youtube, qualche "grano" di Facebook.
O forse "spippolare" a che che fare con il modo in cui si tengono le dita quando si scrive su un touch. O si "pizzica" lo schermo, come a prendere un acino di uva.
Gesto "nuovo" che le mie figlie, nate nel nuovo millennio, sanno fare benissimo.

De Mauro dixit:

spip|po|là|re - RE tosc., parlare, leggere, recitare, comporre, suonare con grande scioltezza e disinvoltura o, anche, di getto, rapidamente.

Suonare con grande scioltezza e disinvoltura.
Questo mi piace.



lunedì 17 settembre 2012

Maratonete

Le maratonete della fiera sono di ritorno.
Adoro le donne che non arrivano a toccare il pavimento della metropolitana e fanno penzolare i piedi.
Basta foto oggi sennò prima o poi mi arrestano.


Burqa

Un'amica oggi mi invia questa frase letta su un muro: la taglia 42 è il burqa dell'Occidente.

Meravigliosa.

Cavalluccio marino

È proprio finita l'estate. Lo dice la metro.
Riprendono le fiere. Ormai saprei indovinare il tipo di fiera ad occhio, guardano le persone nella mia carrozza. Oggi solida eleganza. C'è la fiera delle scarpe. Meravigliosi i sandali con il cavalluccio marino.

Adesso mi arrestano. Adoro fare le foto in metro senza farmi vedere. Spero. Nel caso che reato sarebbe?

sabato 15 settembre 2012

Wedding

E dopo i cuochi i wedding planner.
Decine di format sulla scelta dell'abito da sposa, su futuri mariti che organizzano da "soli" il matrimonio all'insaputa delle mogli, sul matrimonio da favola.
E' tutto da favola: il matrimonio, il vestito, il banchetto, l'abito da sposa.
Pensavo che fosse una malattia che passava dopo i cinque anni quella di dire: "voglio un abito da principessa". Di solito inizia a tre anni questa malattia, le bambine si vestono solo di rosa, le mamme le accontentano e poi tutto torna normale.
Invece ho visto donne tra i 25 e i 30, fate anche 35, dire, serie, "voglio un vestito da principessa". Magari sono marcantoni di donne con la quarta di reggiseno coppa D che dovrebbero essere orientate verso qualcosa di più sobrio.
Niente. Tutte vogliono il vestito da favola.
Tante energie varrebbe la pena di investirle nel trovare un "futuro" marito da favola.
Ma quello non si compra.
E quasi nessuno ha il coraggio di dirti che "non ti sta bene".

venerdì 14 settembre 2012

Donne felici

Oggi ho visto una donna che si comperava delle Louboutin. Ho visto la faccia della felicità.

Ps incredibile! Qualcuno mi ha chiesto cosa sono. Sono delle scarpe. Anzi "le scarpe".


Abbracci silenziosi

L'insonnia ha l'indubbio vantaggio, credo di regalarti più tempo.
Più tempo per leggere. Sicché alcune mattine ti svegli e hai dei "pezzi di libro" che ti rimangono nel cervello. Tipo mantra.
Quello di stamattina è
Il linguaggio dell'amore è un linguaggio segreto e una delle sue più  alte manifestazioni è un abbraccio silenzioso.

La gente stanno male, come ho sentito una volta in metropolitana e, aggiungo io, si abbraccia troppo poco.


giovedì 13 settembre 2012

mercoledì 12 settembre 2012

Primo giorno di scuola

Ci sono mille segnali che oggi sanciscono che è il primo giorno di scuola.
Due mi fanno ridere:
1.urlo dalla camera delle figlie
"mamaaaaa hai visto la mia canottiera di Aber Crombieeeeeee"
2.memo misteriosi sul frigorifero
E poi considerazioni filosofiche tra sorelle "ma ti rendi conto che è il primo giorno del tuo ultimo anno alle elementari"?
Tutto ciò è meraviglioso.



martedì 11 settembre 2012

In moto forever

Un amico, motociclista, mi ha detto che per la sua giovane fidanzata ha pensato a un percorso in moto a forma di cuore.
Ora, io divido le persone in due mondi: il mondo di quelli che mi hanno detto: wow ma è romanticissimo. Stupendo.
E il mondo di quelli che mi hanno detto: ma che cretinata, magari è il giro della tangenziale.
Dunque non mi risulta che ci siano tangenziali a forma di cuore. Al limite sono rotonde, ovali, a forma di otto.
Certa gente non sa vedere la poesia.
Questo è un dato di fatto.
Non mi dispiacerebbe affatto, anzi mi piacerebbe tantissimo, fare un giro in moto su un percorso a forma di cuore.
Magari un cuore po' bislungo, magari circumnavigando Sesto San Giovanni! Ma sarebbe un cuore.
Sarebbe amore.

Come questa isola in Croazia.
Se mi propongono un viaggio qui, in moto, non torno neanche a casa a fare la valigia. Parto con i tacchi alti e il tailleur business. Diretta!


Corpo vs spirito

O tutta testa o tutto corpo. Come divisa in due.
Quando faccio sport di brutto non riesco a scrivere e a leggere. Quando scrivo non riesco a muovermi.
L'acido lattico è antagonista delle"parole"?
Mi piacerebbe scrivere un libro che parla di scrittori sportivi. Ce ne sono? Ce ne sono.
Shelly era un ottimo nuotatore.
David Foster Wallace un tennista professionista.
Ce la devo fare. Allenamento da marines e blog!

giovedì 6 settembre 2012

Bel male

L'acido lattico è un prodotto di scarto del lavoro dei muscoli. Ogni anno a settembre sin dalle superiori, prima ora di ginnastica, ci "incontriamo". 
Ricomincia tutto a settembre.
Per tutti. Per me il karate.
L'acido lattico secondo me crea allucinazioni, sordità e un male cane. Scendo le scale saltando.
Come in prima superiore.
Inoltre 48 ore dopo è peggio.
Si sta male di più due giorni dopo che il giorno immediatamente successivo allo sforzo.
E' un po' come quando ci si lascia. Si sta veramente male dopo un po' non subito.
Mio marito, maratoneta, quindi uno serio che la fatica la conosce bene e la "corteggia" per ore, mi ha detto: "Dai coraggio, è un bel male".
Vedo sempre più analogie con le pene d'amore: allucinazioni, sordità e un male cane.
Peccato non poter comunicare con il conducente della metro e dirgli: un attimooooooo spetta che faccio invio e pubbblicooooo.
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lunedì 3 settembre 2012

L'impossibile

Sarà un bel tirare la lima su questo mouse pad.
In un posto così tutto sembra possibile.
Anche l'impossibile.

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Sandali vs stivali

Stamattina in metropolitana le donne si dividevano in due grandi categorie:
1) non mene frega niente è ancora estate e io metto i sandali anche se hanno detto che piove.
2) è finita. Metto pure le calze di lana. Oggi piove e l'estate è un lontano ricordo. Non ne voglio neanche parlare.

E così anche al lavoro.
Chi era ancora tutto "dentro" la vacanza.
Lì con le foto da scaricare.
Chi non ne ha voluto parlare. Sìsìtuttobeneeee.STOP.
Io, massimo del patetico, con un mousepad nuovo con una vista di Santorini.
Del resto su quel rettangolo di venti centimetri per quindici si svolgerà tutto il mio lavoro.
Shhhh shhhh e avanti e indietro.
Pochissimi millimetri a destra e a sinistra.
Mio nonno diceva "tirare la lima" e intendeva "lavorare". Oggi la lima non la tira quasi più nessuno.
Oggi tutto terziario "spostiamo il mouse" per chilometri.
Millimetro dopo millimetro.
Shhhh shhhh.

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giovedì 9 agosto 2012

Chiuso per Ferie



Foto: Angelo Gallicchio
Sono affascinata dai cartelli CHIUSO PER FERIE.
Se rimanessi a casa ad agosto andrei in giro per Milano in bicicletta a fotografarli.
Questo è meraviglioso. Chiuso per EROS.
Da tatuarselo in fronte e da mettere su tutti i social network Facebook, Twitter, Pinterest, Youtube.
Arrivederci a settembre.

mercoledì 8 agosto 2012

We economy insight



We economy insight

A pagina 32 le cose di cui mi occupo "seriamente".
Quando non scrivo "seriamente" su questo blog di libri, librerie e karate.

Lovesong


Sempre detto che i ragazzacci scrivono le canzoni d'amore più strazianti.
Come questa LOVESONG scritta da Robert Smith, leader dei CURE.
Con una Adele ancora pre-fashion.
Senza i vari stilisti a correre per vestirla, pettinarla, dimagrirla, schiacciarla.
Qui la trovo struggente e stupenda con questo maglione stazzonato e la coda di cavallo.
Accompagnata solo da una chitarra.
Semplice.
Vera.
Come dovrebbe essere una vera lovesong.

sabato 4 agosto 2012

La Scelta

Le uniche scelte che voglio fare nei prossimi venti giorni riguardano i libri che ho comperato questa mattina in Feltrinelli.
Voglio prendere le parti solo di Emma, Heathcliff, Julien Sorel.
Basta.
Mi è stato fatto notare che sono tutti libri d'amore. E' così quest'anno.
Come ho già scritto è l'unica cura contro lo spread.
Ps scommettiano che ci sarà tra nove mesi un boom delle nascite? Nei periodi di crisi la gente ha senpre fatto più figli.
Post scriptum
Stamattina in Feltrinelli, corso Buenos Aires, c'era la fila.
Vedere un gruppetto di persone uscire da lì con un sacchetto pieno di libri per l'estate mi ha fatto pensare bene riguardo il futuro dell'umanità.
Lunedì in metropolitana me ne devo ricordare.

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venerdì 3 agosto 2012

Roi

Molte donne intorno a me stanno leggendo Cento sfumature di grigio, rosso, nero.
Lo dicono i dsti di venfita.
Io sto leggendo come calcolare "l'influenza" nei social network. Cose tipo quanto vale un I LIKE su Facebook.
"Vale" proprio nel senso di soldi.
Complicatissimo.
Tutto da definire. Tutto da pensare.
Cento sfumature di quel che l'è è un soft porno.
Per signore.
Troppo poco porno probabilmente e troppo poco tutto.
Allora leggete Il tropico del cancro.
C'è molto di meglio in quel campo.
Quindi anche questa mi sembra una scelta poco coraggiosa, come spesso le scelte delle donne.
Tanto vale leggersi come calcolare il ROI delle community.
E' più eccitante.

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giovedì 2 agosto 2012

Tunnel of love

Tunnel of love dei Dire Straits.
Un passaggio alla radio adesso. E subito mi viene in mente la copertina del vinile.
Nostalgia ricordi.
Gioventù.
Il fidanzato degli anni della maturità.
Insomma Amarcord a manetta.
Sospiri.
Me la vedo ancora nella mia cameretta la pila di vinili:
Una giornata uggiosa Battisti
The wall Pink Floyd
Strada facendo Baglioni (dai l'avevamo tutte)
Tunnel of love Dire straits
Chiedo a mia madre, ospite a casa nostra, me li puoi portare la prossima volta che ci vediamo?
Ma io li ho buttati via quando ho cambiato il soggiorno.
Cosaaaaa?

Scrivania

La mia scrivania adesso.
Progettare il futuro.

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mercoledì 1 agosto 2012

Servizio

Oggi, a tratti, mi sono sentita Nadal.
Colpo su colpo. Senza fiato. Mancava il tabellone di Wimbledon "service speed".
Velocità del servizio.
160 km orari il servizio di Nadal.
Io quasi, oggi.
Mancava il raccattapalle con l'asciugamano.
Che è un tic nervoso. Diciamocelo.
Mica che uno suda ogni dieci secondi.

Mi hanno cresciuto con l'etica del lavoro.
Mai lamentarsi del proprio lavoro.
Poi in questo periodo mai e poi mai.
Una delle cose più atroci che ho letto sul lavoro è stata una intervista a una persona di Taranto sulla questione Ilva.
Il giornalista: "Perché protestate per la chiusura dell'Ilva? E' provato ormai che viene il cancro a lavorare lì dentro".
Risposta: "Meglio il cancro che stare senza lavoro".
Solo chi ha avuto qualcuno che è morto di cancro sa cosa vuol dire questa affermazione.
E ho avuto l'impressione che l'intervistato lo sapesse.

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domenica 29 luglio 2012

Frecce


5000 avanti Cristo Spagna-luglio 2012 Londra.
Tiro con l'arco.
Si potrebbe studiare tutta la storia del mondo partendo dall'arco di questo graffito per arrivare agli archi di Frangilli Galiazzo e Nespoli che ieri hanno vinto l'oro a Londra.
Le frecce dei nostri atleti le hanno studiate a Maranello, il team della Ferrari.
C'entra la fisica, la matematica, lo studio del vento.
La poesia: le parti dell'arco hanno nomi bellissimi.
Per esempio dragona.
Punti di incocco.
Faretra.
Care maestre, perché non insegnate queste cose?
Prendendo le materie da un'altra parte.
E poi c'entra la mente. La concentrazione.
La paura di sbagliare.
Quel cerchio giallo lontano 70 metri.
I battiti del cuore che forse li senti sulla faccia.
Sulla bocca. Dove appoggi la corda dell'arco.
Sì c'entra assolutamente il cuore.
Cupido infatti tirava l'arco pure lui.
Anche la mitologia si studia partendo da un arco.
Ci saranno almeno dieci miti che riguardano l'arco.
E forse i modi di dire: non tirare la corda.
Sarà quella dell'arco?
O quella dell'impiccato.
Mi piace pensare alla corda dell'arco.
Quella sulla bocca dei nostri arcieri.
Rossa. Appunto.

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giovedì 26 luglio 2012

nesessíta

Gli stralci delle conversazioni in metropolitana sono meravigliosi.
Ho l'impressione che la "voce" ora sia più patrimonio delle persone non nate in Italia. Ascolto, mio malgrado, a conversazione lunghissime per esempio in spagnolo.
Afferro solo alcune parole: "nesessìta, nesessìta, nesessìta" accento sulla i.
Ma il fascino più grande é l'espressione delle persone che leggono un sms o una mail inattesa d'amore. O a kind of.
Come il manager che è di fronte a me adesso.
Chissà cosa ha letto sul suo Blackberry.
Le stock option?!! No non ci sono buone notizie su quel fronte per nessuno.
E' amore ne sono sicura.
Lo spread si alza e c'è solo una cura.
Innamorarsi.

Se fossi un fotografo andrei in giro con la mia macchina fotografica solo per cogliere questo momento.
Illuminato. Dagli schermi dei tablet. Ma non solo.

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mercoledì 25 luglio 2012

Fedeltà


La via dove abito è tappezzata da questo manifesto pubblicitario.
Sì ho letto bene.
E' un sito di incontri extraconiugali.
Il pay off della pubblicità è: essere fedeli a due uomini vuol dire essere fedeli due volte.
Meraviglioso.
Non stiamo a indagare che l'affermazione non sta in piedi dal punto di vista logico.
Dal punto di vista comunicativo regge.
Che qualcuno l'abbia usata? ;-)
Mi viene in mente Montezemolo che qualche anno fa per pubblicizzare la Y10 a una conferenza stampa ha detto: "Beh la Panda è una macchina da moglie, la Y10 è una macchina da amante".
Dopo la conferenza, ogni volta che ero affiancata a una donna in Y10 l'istinto di guardare la guidatrice era irresistibile.
FIAT fa -30% ogni mese perché non c'è più Montezemolo a spararle così?
Nel caso richiamiamolo.
Vuoi vedere che ti fa anche il co-marketing con Gleeden?
Ps Ma che nome è? Cambiatelo!
Gli affari di cuore sono roba seria.
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domenica 22 luglio 2012

Pubblicità

D non mi tradisce mai. Anche se questa settimana è smilzo e pieno di pubblicità.
Anche i giornalisti vanno in vacanza. Giusto.
Ma perché i "pezzi" non li scrivete prima?
Noi adesso abbiamo più tempo!
Allora mi faccio largo tra le pubblicità come Sandokan nella jungla. E finalmente trovo due gioielli.
Primo. La frase che sintetizza questa settimana:"La pelle d'oca non sbaglia mai".
Secondo. Lo sguardo delle persone abituate a guardare lontano è più attraente.
Bene. E' valsa la pena sorbirsi venticinque pagine di pubblicità di antirughe.
Antirughe che hanno ereditato parole importanti tipo Idealist, Perfection, Coerence.

Suggerimenti per l'autunno per i copy: Egalitè Fraternitè Libertè?

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sabato 21 luglio 2012

Librerie e marketing

La matrice di marketing della libreria | [mini]marketing

Da leggere! Stamattina ero in libreria, come quasi tutti i sabato mattina e confermo quanto scritto nel link che riporto!
Mia osservazione in Feltrinelli, corso Buenos Aires, i tavolini per mangiare un boccone sono triplicati. Quindi meno spazio per i libri!
E aumento generale del tono di voce di tutti.
Dato che sembra più un bar che una libreria.
Giusto? Sbagliato? E' una questione di equilibrio.
Quindi complicatissima.
E' bello bere un caffè e sfogliare i libri e mangiare una fetta di torta. Ma ho la sensazione che la prossima volta tra le pile di "cose svedesi" ci trovo pure i rigatoni.
I tavolini sono così vicini che è impossibile non ascoltare le conversazioni delle mie vicine.
Due belle signore che hanno comprato una guida di Berlino.
Una delle due, la più provata, madre di adolescente ne sono sicura, dice all'altra:"Guarda ha deciso di andare un mese a Berlino a studiate il tedesco".
L'amica:"Dai bello, no?".
L'altra:"Sì bello ma tutto senza una direzione precisa".
Io vorrei voltarmi e dirle: "Guardi che è un bellissimo programma studiare il tedesco. Viaggiare. Berlino! Ma bravo!".
E poi lei ce l'ha una direzione precisa? Guardi 'sto posto? Le sembra che 'sta libreria abbia una direzione precisa?
E mentre penso tutto questo mi viene pure il sospetto che stesse parlando del marito!

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martedì 17 luglio 2012

Operazione sirtaki

Lavorare in gruppo è difficile. Per alcune persone è impossibile. Ora ho avuto un'illuminazione. Bisogna stare vicini vicini e mettere una mano sulla spalla a chi hai di fianco in quel momento. Chiunque esso sia. E procedere tutti allo stesso ritmo.
Senza schiacciarsi i piedi.
Come nel sirtaki.

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mercoledì 11 luglio 2012

Diete

La signora di fianco a me in metro ha voglia di chiaccherare. Io ho la testa "nel tablet" allora si rassegna e parla con una signora di fronte. Ha settantanni circa è tutta contenta e vuole parlare della sua "forma". E' tutta profumata. La prende larga, parte dal fatto che fa caldo e non si ha voglia di mangiate. Solo di bere. E tac eccola che ha l'occasione di dire: "Guardi io ho perso venti chili. Adesso ho proprio un bel figurino!". E l'altra signora è tutta un è vero ma come è in forma. Ma che dieta ha fatto?. L'aspettavo al varco. E lei meravigluosa risponde:"Ho fatto la dieta del pregare".
Meravigliosa!
Il viaggio è lungo e purtroppo devo scendere.
E non riesco a dirle:"Sì ha proprio un bel figurino".
Padre Pio versus Pierre Dukan 1 a 0.

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giovedì 5 luglio 2012

Compiti

Abbiamo fatto i compiti  dice Monti.

Continuamente.

Le mie figlie un po' allarmate mi chiedono: "Ma come?".
Vivono ancora in una età dorata in cui si pensa che a un certo punto i compiti finiscano.

Finiscono con le maestre e i prof.

E guardano questo "nonno" così bravo, almeno per me, con curiosità.
Che compiti farà? Mate? Geo?

Io sorrido e dico: tante Mate e tanto Inglese!
Sottolineando che lui, a Obama, alla Merkel e a tutti gli altri ha parlato in inglese benissimo.
Senza traduttore!


Adesso sto leggendo A spasso con Jung e nelle prime pagine si cita Kafka che diceva: Tu sei il compito.

Qualsiasi cosa voglia dire, mi piace!
E' molto giapponese come affermazione.

E dopo poche righe: "L'uomo ha bisogno delle difficotà. Esse fanno parte della sua salute".

Quindi più compiti per tutti.

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martedì 3 luglio 2012

Io sorrido

Sono bellissime le espressioni delle persone che guardano il proprio telefono e sorridono.

Chissà cosa ha fatto sorridere la ragazza di fronte a me.

Sicuro sono questioni di cuore.


E mi accorgo che sto sorridendo anche io.

I like!


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domenica 1 luglio 2012

Azzurri

Mi piace questa atmosfera di attesa.

Anche la TV sta "aspettando" la partita di questa sera.

Mi piacerebbe durante la partita andare in giro in bici per le vie di Milano a sentire dalla finestre aperte:


Sììiì

Nooooooooo

Mbuuuuuuuuuuuu

Daiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Ma nooooooooo Mbuuuuuuuuuuuu

Mbuuuuuuuuuuuu


Sono due o tre giorni che ci sono "prove di trombe".

Sembrano muggiti.


Mbuuuuuuuuuuuu


Forse sono i venditori di bandiere e trombe a "testarle".


Ma secondo me è qualcuno che sul balcone guarda il cielo e per farsi coraggio prova il suo strumento.

Mbuuuuuuuuuuuu


Come un aedo.


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Il giallo che dilaga al Nord

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/06/28/emilia-lodigiani.html


Bella intervista a una grande signora dell'editoria. A capo di una casa editrice specializzata in letteratura del Nord Europa: Iperborea.

Non capirò mai perché la gente, anche quella intelligente, fatichi così tanto a dire:

Ho sbagliato. Ho fatto una cazzata pazzesca. Ho preso un granchio.

Niente da fare.

E' impossibile leggere una dichiarazione di umiltà.

La signora in questione si è fatta sfuggire la trilogia di Larsson. Per intenderci uno dei libri più venduti degli ultimi cinque anni.

Ma non era bello dire: "Eh sì abbiamo fatto proprio un grande errore". No. Non lo dice.

Dice:"Abbiamo tentennato e quando ci abbiamo rpensato sono arrivati gli altri".


Ecco perché mi piace il karate. O meglio è uno dei 50 motivi perché mi piace.

Nel karate "sbagliare" fa parte dell'imparare. Fa parte del processo. Il mio maestro me lo dice sempre:"Dai il massimo. Piuttosto cadi ma dai il massimo. Tranquilla Luisella. Qui puoi sbagliare".


Meraviglia. Soldi ben spesi quelli del karate.


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sabato 23 giugno 2012

Sandali di sughero

"Le signore eleganti esibiscono, sotto i pantaloni bianchi svasati a pigiama, sandali di sughero e stoffa".
Vogue estate 2012?

No. Estate 1941, Pane nero di Miriam Mafai.
Janna, caporedattrice di una rivista di moda, direi Vogue, è la protagonista di Se gioventù sapesse di Doris Lessing.
Sono due libri che parlano di donne che fanno tutte le cose giuste e donne che fanno tutte le cose sbagliate.

Li rileggo insieme. Ogni estate.

Sulla passerella le vedo camminare: Claretta Petacci, Edda Ciano, Janna, Jill, Kate.
Tutte con il loro sogno. Senza dimenticarsi di mettere, con i pantaloni bianchi, i sandali di sughero.

Non è Il diavolo veste Prada.
La Lessing ha vinto il Nobel per la letteratura nel 2007.
Miriam Mafai niente Nobel ma perché non la conoscevano in Svezia.

Le giovani donne dovrebbero proprio leggerli questi due libri. Anche le meno giovani.

Come vorrei avere avuto il coraggio di scrivere alla Mafai se avesse letto Se gioventù sapesse della Lessing e avere il coraggio di inviare oggi a Londra una copia di Pane Nero alla Lessing. Da leggere tra i suoi gatti e le tazze di the.

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giovedì 21 giugno 2012

Tecnico

Spesso alla riunioni vengo presentata come "l'esperto". Tanti anni fa, alla prime armi come capo progetto, ero terrorizzata di:
  1. non avere "tutte" le risposte in riunione
  2. sostenere una tesi sbagliata
  3. presentare dati attaccabili.

Un caro amico, manager a sua volta, mi disse: "Non preoccuparti. Tu non puoi avere torto. Sei l'esperto di settore". Mi aveva tranquillizzato molto. Purtroppo non è più qui tra i vivi e ogni tanto immagino che bello sarebbe avere il suo sguardo saggio in questo momento così complesso.
Oggi, se Luca fosse qui, direbbe che sono un "tecnico".

Tecnico è Monti, la Fornero. Tutto questo governo. Stamattina rileggendo una intervista a Monti di domenica su Repubblica leggo

"ma noi tecnici forse non siamo essere umani".


Ah ecco.

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mercoledì 20 giugno 2012

Fatica

Ieri sera alleamento pesantissimo di karate.
Torno a casa e dopo la doccia,
distesa sul divano in uno stato di semi-coscienza,
ho compreso per la prima volta perché faccio karate.

Mi sono sentita come un contadino.
Un contadino che ha arato bene il suo campo.
E al tramonto, sotto il portico, contempla il suo lavoro.
Con una birra in mano


Contempla la sua fatica.
Con orgoglio.

E dovrebbe essere il segreto di ogni lavoro degno di questo nome.
Una fatica fatta con orgolio.

martedì 19 giugno 2012

Sviluppo

- Ma hai fatto sviluppo?

- No. Non l'ho fatto.

- Ma sei un pirla.

Conversazione in metropolitana.
Due ragazze e un ragazzo. Avranno venti-ventritre anni.
Belle facce. Pulite. Intelligenti.
Le due ragazze hanno una marcia in più. Sembra.
Una, quella che dice "pirla" sa il fatto suo.

Chissà cos'è sviluppo. Sviluppo economico? Pscicologia dello sviluppo? Mah.
Chissà perché ritiene così grave non aver già fatto sviluppo.
Lo capisco poco dopo.

Vedi, lei dice, le cose difficili vanno sempre fatte prima.
Subito.
Mai lasciare gli esami importanti per ultimi.

Io le proporrei un contratto con la mia azienda.
Una proposta di lavoro lì per lì in metro. In piedi. Assiepati come i pomodori in scatola.

Io sarei molto felice di averti nella mia azienda.

Ma non mi viene il coraggio.
Scendono ridendo tutti contenti. Anche quello che si è preso del pirla.

Però voglio capire cosa succede a un certo punto.
Cosa inverte la marcia?
Mediamente le ragazze a scuola sono più brave.

Anche all'Università.
Sono dati del Ministero.

Al lavoro guadagnano di più i maschi.
Dati ufficiali anche questi.

Mistero.
Sarà un problema di sviluppo?

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mercoledì 13 giugno 2012

Se penso

A volte le domande sono più volgari delle risposte. Cassano, giocatore del Milan, e noto analfabeta ha risposto a un giornalista che si augurava che non ci fossero "froci" in Nazionale.

Tre considerazioni.

Primo ma quanto volgare è chiedere: il tale dice che in Nazionale ci sono due omosessuali? Bravo. Bella domanda.

Due: Cassano è imbarazzante sempre. Ovunque. Comunque. E sorridendo peggio che il gatto e la volpe ha detto più volte: "Se penso a quello che dico" e non il contrario.

Lapsus meraviglioso. Un contro lapsus direi. Se esistesse.

Se pensassi a quello che hai detto. Ma non c'è pericolo.

Terzo e ultimo pensiero: il signore in questione guadagna miliardi. Quattro dei miei più cari amici sono ricercatori tra IEO, Istituto dei tumori e San Raffaele.

Uno dei quattro oggi è a Roma a lottare per salvare i fondi per la ricerca.

E obbligare, per legge, i calciatori a versarvi non il 5 per mille ma il mille per mille?

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martedì 12 giugno 2012

Grandi occasioni

Conversazione.

- Mamma ma non sei contenta della mia pagella?

- Sì sono contentissima.

- Allora potrei comperare un vestito! Una ragazza DEVE avere almeno un vestito per le grandi occasioni.

Sì ragazza mia te lo meriti proprio.

Primo perché te lo meriti. Punto.

Secondo perché hai imparato a chiedere a 12 anni. C'è chi non lo sa fare ancora a quarantanni.

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Fioriture tardive


Queste sono le ore della verità. Della vergogna e della gioia. Consegna delle pagelle.

Ora di cena. Quante porte sbattute? Quante urla davanti all'insalata di riso e al prosciutto e melone?

C'è sempre una mamma che comunque rassetta. Una mamma che cazzia sì, ma intanto taglia il melone e mette il crudo nel piatto grande. 
E i padri giù con il carico da novanta.

Notato? I padri quando cazziano fanno solo quello. Mai visti urlare e tagliare il melone.

E' rappresaglia.

Scattano i divieti.

Niente motorino. Niente telefono. Niente Facebook.

Sono sicura che a febbraio Facebook ha un crollo degli accessi.

Diario di scuola di Pennac, può aiutare.

Mille spunti.

Tre righe che valgono il libro e i 16 euro:

P.81

Il mio risveglio deve anche molto alla tenacia di quel padre solo apparentemente lontano. Mai scoraggiato dal mio scoraggiamento (...) ogni volta che venivo bocciato alla maturità mi invitava in un ottimo ristorante per convincermi una volta di più che ognuno ha il suo ritmo, e che il mio era solo un caso di fioritura tardiva.

Ecco.

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lunedì 11 giugno 2012

Emozioni

Guerra alle emozioni.

Sono contrario alle emozioni è il libro sul conodino di questi giorni. De Silva mi fa ridere e mi fa pensare.

Rivedo il film sulla Tatcher e rimango impressionata dalla frase:

Perché mi chiedete come sto e non cosa penso.

La più bella vignetta di Altan di questi giorni?

Una sul fatto di non smettere di emozionarsi sennò ti tocca pensare.

Che siano tutti dei segni?

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domenica 10 giugno 2012

Debiti e errori

Se la Grecia riuscisse a farsi pagare i diritti d'autore per tutto quello ci ha dato nei millenni, avrebbe risolto i problemi economici.

Così parlò Vinicio Capossela che alla Grecia dedica il suo nuovo album: Rebetiko Gymnastas.

Nel mondo ci vogliono più Vinicio Capossela.
E se non bastasse questa osservazione, ecco altre "verità" in un'intervista "meravigliosa" di Ernesto Assante

http://temi.repubblica.it/iniziative-capossela/2012/02/21/intervista-parte-2/

Oh Vinicio, Vinicio ti amerò per sempre per tutte le tue canzoni e per quello che hai detto sugli errori

mi hanno sempre interessato gli errori, come forma della più sincera manifestazione di se stessi, e più tardi mi hanno interessato anche le rovine.

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sabato 9 giugno 2012

Meno errori


Sabato mattina presto. Molto presto.

La casa è in silenzio. Dormono tutti.

Caffè e mazzetta di giornali.

La mia perversione si chiama D. Il magazine di Repubblica. Lo leggo sempre tutto. Tutto.

C'è del pensiero in questa rivista.

In un trafiletto leggo

Ho passato molto tempo a dormire.

E questo mi ha permesso inevitabilmente di commettere meno errori nella vita.

Fantastico. Non ci avevo mai pensato. Capito amiche mie che siete ancora sotto le coperte come delle topolone? E che siete sconcertate/ammirate a volte un po' a disagio per la mia iperattività?

Meno errori!

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giovedì 7 giugno 2012

Mapuche

Il caldo stravolge le facce, i corpi. Le menti.

A un certo punto a Milano inizia a diventare pericoloso prendere la metro.
Soprattutto dove devo andare io: profonda banlieau.
Detto in francese sembra meglio.

Ho di fronte a me una signora: cilena? argentina? Mapuche direi.

Sembra Zamorano, mitico giocatore dell'Inter.
Solo che è alta un metro e cinquanta e pesa parecchio.
I piedi non toccano il pavimento della metro e sono sospesi in aria.
Intrecciati.
I sandali strizzano i piedi e alcune frange rendono le calzature
un vero indumento mapuche.

Guardandola meglio si capisce che le piacciono proprio le piume e le frange!
Ne ha un po' sulla borsa, sulla maglia, sulla collana.

E' stanca morta. Fa tenerezza.

E, incredibile, si addormenta tra una fermata e l'altra!
Poi sente la frenata della metro e si sveglia di colpo.
Guarda il cartello, capisce che c'è ancora tempo e si riaddormenta.

Sono certa anche che sogni tra una fermata e l'altra.

Sogna come un vero guerriero mapuche tra una battaglia e l'altra.

Mi viene voglia di accarezzarle i capelli nerissimi e bellissimi.

E di sussurrarle: buonanotte.

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lunedì 4 giugno 2012

Avvocati


Non avevo capito niente.

Bel titolo. Bel libro. Con l'immenso pregio di farmi ridere. Roba da non trattenersi. Anche in metro davanti a tutti. Ci sono belle osservazioni sull'amore, sui figli, sull'essere avvocato oggi.

Adesso comincio una serie di post sul lavoro!

Libri da leggere prima di fare l'avvocato.

Lbri da leggere prima di fare il medico e così via.

Ps la cosa che mi ha fatto ridere in metro davanti a tutti è questa:

"Hai presente la storia delle ragazze che diventano belle quando si arrabbiano??

Beh nel tuo caso non è veraaaa! "

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lunedì 28 maggio 2012

I sogni son desideri

Trascuro il blog.
Trascuro tutto.
I miei amici più cari: e il blog?
Qualcuno mi ha pure detto: E basta con questi video di youtube!
Non vale!
E' come fare un tema e scrivere grande.
AH! Non me lo dovevi dire!
Io adoro i miei amici perché non me ne fanno passare una.
Però oggi recupero.
Condivido un sogno.
Ormai non si condividono più i sogni.
Si condividono:
- compilation per l'IPOD,
- itinerari
- ristoranti
soprattutto ristoranti a Milano...
ma alla fine io non so quali siano i sogni dei miei più cari amici.
Li obbligherò tutti a descrivermeli.
Intendo i sogni quasi realizzabili...quelli che fai prima di addormentarti.
Non quelli tipo Vincere all'Enalotto, veder il mondo senza guerra ecc.i sogni che si potrebbero anche realizzare con una botta di fortuna.
Allora io vorrei essere a Okinawa.
In spiaggia.
Con il Santo e le mie figlie.
E i miei più cari amici.
E fare un Tekki Shodan perfetto con la mia primogenita in perfetta armonia.
Mani e piedi come spade.
Una di fianco all'altra.
E guardare tutti insieme il tramonto.
E poi mangiare sushi.
Parlare con un pescatore centenario dell'isola.
E farci una foto con l'autoscatto.

mercoledì 23 maggio 2012

Primo giorno di scuola

Difficilissimo è spiegare il lavoro che faccio.
Da sempre.
Difficilissimo per me, figuriamoci per genitori, marito, amici.
A volte se la cavano con un generico "lavora su Internet".
Da poco ho un bel biglietto da visita che riporta il job title

"Senior Manger".

Ma la faccenda rimane sempre oscura. Di pregio. Forse. Ma oscura.

"Lavorare su Internet" è stupendo.
Chissà perché si usa "su". Un tempo si diceva surfare su Internet.
Archeologia della parola.

Leggo però una bella frase che se non spiega che lavoro faccio,
sicuramente spiega tante cose di Internet:

"Il simbolo cittadino di Amazon è uno schizzo giallo su una piccola costruzione che affaccia su una piazzetta dove i ragazzi di Seattle bevono caffè e discutono di futuro. Accanto si ergono due grattacieli chiamati «Day 1 South» e «Day 1 North», in omaggio al principio che quando si lavora su Internet è sempre il primo giorno di scuola. Una filosofia che ha premiato l’azienda nata nel 1995 come libreria online e diventata, nonostante bolle scoppiate e crisi economiche, leader dell’e-commerce e pioniera dell’editoria digitale".

La frase è l'incipit di una bella-bella intervista di Serena Danna a Jeff Bezos, fondatore di Amazon.

Da leggere: http://lettura.corriere.it/jeff-bezos-%C2%ABil-futuro-e-dei-lettori-e-degli-autori-gli-editori-devono-sudare%C2%BB/

Ecco quando si lavora su Internet è "sempre il primo giorno di scuola" e grazie ad Internet mi occupo di ecosistemi che devono adattarsi al nuovo... come dice Bezos

"L’ecosistema che ruota intorno al libro dovrà adattarsi al nuovo e per farlo bisogna sforzarsi di creare valore aggiunto. Non si vince mai se si combatte contro il futuro: il futuro vince sempre».

Difficilissimo da spiegare.
Indubbiamente.

giovedì 17 maggio 2012

Dancing queen

Passaggio obbligato da Darty per raggiungere la metro a San Babila. Entro e almeno sessanta schermi a tremila pollici trasmettono Mamma mia, il film.

Meryl Streep canta Dancing Queen degli Abba.

Non riesco a passare veloce. Come tutte le mattine.

Mi fermo e mi godo la canzone. L'unica canzone al mondo che mi fa sentire un po' meno triste quando sono triste e un po' più fellice quando sono già felice. Dunque, anche questo è un regalo per il mio compleanno.

Mi ricorda che il senso della vita e quindi dei compleanni è questo: sentirsi, non dico sempre, ma abbastanza spesso una dancing queen sulla pista della propria vita.

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domenica 13 maggio 2012

Sostegno

Guardando di sfuggita la prima pagina del Corriere, l'appello

 "Maschi, lavorate di più in casa" sembra lanciato dalla Montalcini.

Anche la scritta "Non far mancare il tuo sostegno alle persone che soffrono".

E penso, brava Montalcini più sostegno alle donne.

Poi guardando bene noto che si tratta di una pubblicità per il 5 per mille per la Ricerca Scientifica.
Mi fa riflettere il fatto che ho pensato che fosse un appello per sostenere le donne che lavorano.

Se un manager è un uomo nessuno si sogna di chiedergli aiuto per la casa.

Conosco manager che alla sera tornano a casa  e tutti i componenti della famiglia planano in casa ....
quasi senza toccare il pavimento

Sai... Ha tanti pensieri, tante responsabilità.

Se il manager è donna tutto cambia.

Più sostegno. Ci vuole più sostegno.

Quando non ci si mettono i maschi.
Ci si mettono le madri, le suocere.
Le donne contro le donne.
Le amiche no. Quelle vere ti sostengono sempre.
Almeno le mie fanno così.
Darò loro il mio 5 per mille.

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mercoledì 9 maggio 2012

Accoppiamenti giudiziosi

Cartello scopra uno scaffale nella mia libreria preferita:


Più che affinità elettive, accoppiamenti giudiziosi


Ed ecco lì accoppiati libri di scrittori come

Franca Valeri e Carlo Emilio Gadda

David Foster Wallace e non ricordo chi

Bello questo gioco di accostare.

Forse il link tra la Valeri e Gadda è che sono due grandi milanesi? Oppure perché hanno messo in croce la borghesia come nessun'altro?

Anyway mi sono trovata a pensate che il matrimonio mi sembra più una questione di accoppiamenti giudiziosi che affinità elettive.

E questo è veramente un pensiero degno di Franca Valeri.


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domenica 6 maggio 2012

Tre tigri

Il paradosso terrestre è un libro di racconti di Marco Presta. Bello. Ti lascia un sorriso sornione anche dopo molte ore che lo hai letto. Infatti Presta è bravo. Intelligente. "Fa la radio" con Antonello Dose. Sono due geni.

L'ultimo racconto parla di banche. Vale il libro. 9,50 euro. Li vale tutti.

Parla di tre tigri che non hanno più soldi per mangiare e vanno a chiedere un prestito in banca.

Il direttore risponde che non può prestare loro dei soldi perché sono troppo povere. Allora una delle tre tigri dice:"Allora magnamose 'sto stronzo".

Meraviglioso.

Oggi i mostri sono le banche. Ora lavoro per una banca. In pieno boom della telefonia ero consulente per la più grande azienda di telefonia. Gli amici durante le cene mi insultavano per le tariffe... Oggi mi insultano per i mutui... Adesso gli racconto la barzelletta di Presta.


Ma a parte la barza, sfugge a tutti che le banche sono negozi come gli altri.

Vendono soldi.

Non prestano.

Gli amici prestano. La macchina, gli sci...gli scarponi.

Le banche vendono.


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sabato 5 maggio 2012

Complessità


Complessità delle persone e della vita che nessuna indagine di mercato, analisi dei social network potrà mai afferrare

Questo è il bottino del sabato.

Libri acquistati durante il "rito" della colazione in Feltrinelli.

Libri presi in prestito nella biblioteca di via Frisi in Porta Venezia.
Libri acquistati on line per la scatoletta nera, cioé il kindle.

Amici del marketing, che cliente sono?

Inclassificabile un po' come dovrebbe essere la vita vera.

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venerdì 4 maggio 2012

Planetaria



Ieri, il mio pasticcere preferito con cui ero al supermercato,
mi ha spiegato che questo oggetto si chiama la "Planetaria".
Costa come una Louis Vuitton di medie dimensioni.
E il mio pasticcere preferito la guardava come io avrei guardato una Vuitton di medie dimensioni.
Si chiama così perché fa dolci spaziali?
Oppure perché la frusta fa orbite ellittiche, planetarie appunto.
Margherita Hack a una conferenza sulla espansione delle galassie cercava di farsi capire così:

"alle galassie accade quello che accade a un plumcake quando lievita".

Tutto ciò è molto planetario.

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Il segreto tra i fiori


In among the flowers, my secret.
Ma la gente si rende conto di come va in giro?
Allusioni sessuali ovunque.
Lo pensavo anche ieri guardando l'ultimo video di Madonna.

Sintomo inequivocabile di vecchiaia.

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martedì 1 maggio 2012

La ciarta

Ma qual è il suo segreto? Come si fa ad arrivare così in forma a 102 anni?

Ho sempre lavorato. Ho fatto la sarta fino a novantanni.

(Veramente lei ha detto la ciarta, che è molto più bello).

Primo maggio. Festa del Lavoro.

Queste sono le parole più belle che ho sentito oggi.

Era una intervista ai centenari della Lombardia.

Ecco.

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lunedì 30 aprile 2012

Dress code


Inizio a pensare che ci sia un settore moda specializzato in "Tribunale".
Patria potestà, prostituzione... associazione a delinquere.
Non importa.
Mi domando se siano gli avvocati stessi, maschi ovvio, che consigliano: tailleur, foulard, lunghezze delle gonne.
Si lanceranno anche nel consigliare lo stilista?

"Mi raccomando più un Armani che un Cavalli"

Oppure chiederanno alla segretaria? Donna, ovvio.

"Senta, cara, dia lei un paio di consigli... Con il suo bel modo di fare così non si offendono".

Trovo questo dress code osceno.
Volgare.
Mi fa schifo.
Non ho mai trovato un tailler più volgare.
Ma come dice il mitico Pedro Almodovar che di donne se ne intende:

"Un tailler Chanel rende rispettabile chiunque".

sabato 28 aprile 2012

Non parte

No non parte. Non ci riesce. Non parte.


Sono le due signore di settimana scorsa.

Quelle delle Azzorre. Anche oggi il loro sabato, come il mio, inizia con la colazione in Feltrinelli.

La suora e la tres chic. Amiche? Sorelle? Compagne?

Oggi erano senza giornalacci e tra un'acqua frizzante-frizzante e un capuccino caldissimo mi raccomando caldissimo (ma quante ne sentono i baristi?) eccole lì a fare a fette libri che non partivano.

E carriere letterarie.


Oggi care le mie signore vi ho amato un po'.


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venerdì 27 aprile 2012

Titolista

Vedi post di ieri... l'amico della metropolitana è il titolista de La Repubblica che oggi titola: "Mou in ginocchio, l'eroe dimenticato dal destino".
Parole grosse.

giovedì 26 aprile 2012

Rialzati José

"Youaresimppli de best. José rialzati. Coraggio rialzati". Metropolitana ore venti. Anche questo è un modo di chiedere l'elemosina. Personale. Una cassa legata a un carrellino. Un microfono e Tina Turner a tutto volume. Capisco tutto: l'elemosina, la cassa, il microfono, Tina Turner. Tutto; capisco tutto. La disperazione per José Mourinho meno. Molto meno.

Alla fine nessuno scuce un soldo.

E tutti veniamo sgridati così:"Beh almeno ballate!".


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lunedì 23 aprile 2012

Robot



L'altro giorno stavo tentando non so quale autenticazione e mi è apparso questo avviso:
"Dimostrami che non sei un robot".

Meraviglioso, no?

Si tratta di un CAPTCHA cioè un test in cui si richiede all'utente di riscrivere alcune lettere o numeri volutamente distorti o offuscati.
Perché?
Per impedire che i bot (cioè dei robot) utilizzino determinati servizi, come i forum per creare spam o per violare la sicurezza.
Questo dei Bot è un argomento interessantissimo.
Ieri sul Corriere se ne parlava.
Ma a parte questo e al fatto che se rinasco mi voglio occupare solo di CAPTCHA...
mi è rimasta in testa questa frase
"Dimostrami che non sei un robot"
Vorrei farmi una T-SHIRT.
Scriverlo su un muro.
Pronunciare questa frase in riunione: "Dimostrami che non sei un robot".

domenica 22 aprile 2012

Azzorre

Musica jazz bassa. Sabato mattina presto.
La Feltrinelli di Corso Buenos Aires sembra un tempio.
Un tempio di culti giusti: i libri, la musica, il cibo.
Ottima colazione al bar del piano interrato.
Sì è una buona idea buttarsi sul food.
Due dei tre libri che compro ogni mese sono e-book.
Nel tavolino di fianco al mio due signore, sui settanta guardano delle guide.
Azzorre.
Una delle due signore è curatissima.
Capelli cotonati bianchi, gran collana.
L'altra è più dimessa.
Vestiti, occhiali, scarpe ordinari.
Una suora senza velo.
Sento che parlano di Azzore. E del fatto che ci sono sempre venticinque gradi.
Provo simpatia.
E mi sembrano "belle" lì ad organizzarsi questo viaggio.
Poi una delle due, la suora, tira fuori un giornale.
Uno di quelli con i titoli beceri, violenti che vomitano odio.
Il bel quadretto di prima va in pezzi.
Ma come? Tutte carine lì a scegliersi il viaggio e poi leggete quei giornali?
Giornali i cui direttori sono apparentemente garbati in TV. Bella sintassi e ottime giacche.
Giacche da signori.
Poi vanno nelle loro redazioni e giù a vomitare odio.
Improvvisamente anche la bella signora cotonata non mi sembra più così elegante.
Le parole sono importanti.
Soprattutto quelle che si leggono.
Soprattutto quelle che si leggono in libreria.
Mi trovo ad augurarmi un improvviso peggioramento nel bel cielo delle Azzorre.

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martedì 17 aprile 2012

Kyritzu. In piedi

Piazza San Babila.
La persono chiedono l'elemosina in moda diverso.
Personale.
Una ragazza è in ginocchio in piazza San Babila.
In ginocchio seduta sui polpacci.
E' in Seiza
E' la posizione con cui si inizia e si finisce ogni allenamento di karate.
Durasse anche dieci minuti un allenamento di karate inizia e finisce con il saluto, in ginocchio.
Si saluta il dojo e poi si saluta il maestro in quella difficile e sacra posizione. E, dopo averci guardato negli occhi, il maestro si inchina a sua volta e ci permette di alzarci.
Anzi ci comanda di alzarci: Kyritzu!
Non bisognerebbe proprio stare in quella posizione per nessun motivo.
A meno di essere in un dojo.




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lunedì 16 aprile 2012

Out

Gente stylish in metropolitana.
E' alla ricerca dell'evento giusto del Salone del Mobile.
E del Fuorisalone.
Mica un evento qualsiasi: quello giusto.
Non si deve sbagliare.
Pena la estromissione dalle chiacchere da Happy Hour dei prossimi tre mesi.
In alcuni casi dei prossimi anni.
E' successo anche me.
E' terribile.
Avevo perso le primi puntate di Dallas.
Fuori.
OUT.
Anyway, CONVERSAZIONE tra stylish people:

"Beh se sei in stage domani puoi telefonare al tuo capo e dirgli che SEMPLICEMENTE non ci vai".

C'è gente che è nata "semplicemente" per dare i consigli sbagliati.




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giovedì 12 aprile 2012

Cordoglio

Cordoglio bipartisan per la morte di Miriam Mafai.
Non c'è una parola che mi fa venire i cinque minuti più di bipartisan.
No forse c'è. E' "faccendiere".
Non credo mai alle faccende "bipartisan".
E poi la Mafai era proprio una che i "non rossi" odiavano.
Era intelligente. Non stava mai zitta...
Ecco una prova della sua lucidità meravigliosa è questa frase:

"Alle compagne si dava la parola ma poi nessuno le ascoltava".

Addio cara Miriam e grazie. Grazie di tutto.

Sempre nello stesso articolo di Concita de Gregorio il più bel ritratto che si potrebbe fare di una donna. Per quel che mi riguarda un obiettivo verso cui tendere per i prossimi miei 45 anni.

"Sobria, bella, indulgente e intransigente, generosa con le donne più giovani come così di rado accade, disponibile a condividere il pensiero e la scrittura, mai certa di aver detto la parola definitiva, pronta ad ascoltare quello di nuovo che c' è con curiosità intatta e senza la presunzione di chi c' era prima, è arrivato prima, l' ha detto prima, ha faticato di più".

lunedì 9 aprile 2012

Stirare

I giornali a Pasquetta, Natale e Capodanno sono stropicciati e si leggono con più attenzione.

Bisogna farseli bastare. C'è da leggere per tre giorni.

Ho capito dove sta il problema: il giornale andrebbe "stirato" e rimesso apposto.

Pagherei per un servizio così.


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domenica 8 aprile 2012

Umanità e bellezza

Velvet | Stampa articolo


Sfogliare sul mio tablet le immagini del blog The sartorialist è come andare alla Tate gallery.

Sfogli la contemporaneità.


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venerdì 6 aprile 2012

mantra

San Babila. Ignoro la free press che detesto ma non riesco a non prendere un foglietto che mi da un ragazzo con un mantra buddista. Nam-mioho-renghe-chio c'è scritto. Il foglietto lo tengo nell'impermeabile. Ma è della sua frase che non riesco a liberarmi. E' per la felicità. Va ripetuto.


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E' per la felicita. Va ripetuto.


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giovedì 5 aprile 2012

Svenimenti

"'Sentire più intensamente, pensare in modo inconsueto, agire senza margini di scelta, usare gli spiccioli, le energie residue. "Questo leggo sulla quarta di copertina di un libro e mi basta per prenderlo. Mi sono sembrate parole adatte... E' un po' il nostro tempo, no? Farsi bastare gli spiccioli.

Tablet

Primo post scritto con il mio nuovo tablet samsung! Meraviglioso!

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Medusa

La pioggia aumenta in me la sensazione di essere in una lavatrice.
Mi piace la pioggia.
C'era una pubblicita' bellissima di una lavatrice che trasformava gli indumenti in pesci... Una sottoveste rosa in medusa.
Bellissima.
Strano destino.
Creature cosi' belle e cosi' inavvicinabili. Da guardare solo da lontano

Biot

Nella guerra dei bottoni le bande rivali (di bambini) si prendono a sassate e i vincitori come simbolo, le guerre sono fatte anc...