lunedì 28 maggio 2012

I sogni son desideri

Trascuro il blog.
Trascuro tutto.
I miei amici più cari: e il blog?
Qualcuno mi ha pure detto: E basta con questi video di youtube!
Non vale!
E' come fare un tema e scrivere grande.
AH! Non me lo dovevi dire!
Io adoro i miei amici perché non me ne fanno passare una.
Però oggi recupero.
Condivido un sogno.
Ormai non si condividono più i sogni.
Si condividono:
- compilation per l'IPOD,
- itinerari
- ristoranti
soprattutto ristoranti a Milano...
ma alla fine io non so quali siano i sogni dei miei più cari amici.
Li obbligherò tutti a descrivermeli.
Intendo i sogni quasi realizzabili...quelli che fai prima di addormentarti.
Non quelli tipo Vincere all'Enalotto, veder il mondo senza guerra ecc.i sogni che si potrebbero anche realizzare con una botta di fortuna.
Allora io vorrei essere a Okinawa.
In spiaggia.
Con il Santo e le mie figlie.
E i miei più cari amici.
E fare un Tekki Shodan perfetto con la mia primogenita in perfetta armonia.
Mani e piedi come spade.
Una di fianco all'altra.
E guardare tutti insieme il tramonto.
E poi mangiare sushi.
Parlare con un pescatore centenario dell'isola.
E farci una foto con l'autoscatto.

mercoledì 23 maggio 2012

Primo giorno di scuola

Difficilissimo è spiegare il lavoro che faccio.
Da sempre.
Difficilissimo per me, figuriamoci per genitori, marito, amici.
A volte se la cavano con un generico "lavora su Internet".
Da poco ho un bel biglietto da visita che riporta il job title

"Senior Manger".

Ma la faccenda rimane sempre oscura. Di pregio. Forse. Ma oscura.

"Lavorare su Internet" è stupendo.
Chissà perché si usa "su". Un tempo si diceva surfare su Internet.
Archeologia della parola.

Leggo però una bella frase che se non spiega che lavoro faccio,
sicuramente spiega tante cose di Internet:

"Il simbolo cittadino di Amazon è uno schizzo giallo su una piccola costruzione che affaccia su una piazzetta dove i ragazzi di Seattle bevono caffè e discutono di futuro. Accanto si ergono due grattacieli chiamati «Day 1 South» e «Day 1 North», in omaggio al principio che quando si lavora su Internet è sempre il primo giorno di scuola. Una filosofia che ha premiato l’azienda nata nel 1995 come libreria online e diventata, nonostante bolle scoppiate e crisi economiche, leader dell’e-commerce e pioniera dell’editoria digitale".

La frase è l'incipit di una bella-bella intervista di Serena Danna a Jeff Bezos, fondatore di Amazon.

Da leggere: http://lettura.corriere.it/jeff-bezos-%C2%ABil-futuro-e-dei-lettori-e-degli-autori-gli-editori-devono-sudare%C2%BB/

Ecco quando si lavora su Internet è "sempre il primo giorno di scuola" e grazie ad Internet mi occupo di ecosistemi che devono adattarsi al nuovo... come dice Bezos

"L’ecosistema che ruota intorno al libro dovrà adattarsi al nuovo e per farlo bisogna sforzarsi di creare valore aggiunto. Non si vince mai se si combatte contro il futuro: il futuro vince sempre».

Difficilissimo da spiegare.
Indubbiamente.

giovedì 17 maggio 2012

Dancing queen

Passaggio obbligato da Darty per raggiungere la metro a San Babila. Entro e almeno sessanta schermi a tremila pollici trasmettono Mamma mia, il film.

Meryl Streep canta Dancing Queen degli Abba.

Non riesco a passare veloce. Come tutte le mattine.

Mi fermo e mi godo la canzone. L'unica canzone al mondo che mi fa sentire un po' meno triste quando sono triste e un po' più fellice quando sono già felice. Dunque, anche questo è un regalo per il mio compleanno.

Mi ricorda che il senso della vita e quindi dei compleanni è questo: sentirsi, non dico sempre, ma abbastanza spesso una dancing queen sulla pista della propria vita.

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domenica 13 maggio 2012

Sostegno

Guardando di sfuggita la prima pagina del Corriere, l'appello

 "Maschi, lavorate di più in casa" sembra lanciato dalla Montalcini.

Anche la scritta "Non far mancare il tuo sostegno alle persone che soffrono".

E penso, brava Montalcini più sostegno alle donne.

Poi guardando bene noto che si tratta di una pubblicità per il 5 per mille per la Ricerca Scientifica.
Mi fa riflettere il fatto che ho pensato che fosse un appello per sostenere le donne che lavorano.

Se un manager è un uomo nessuno si sogna di chiedergli aiuto per la casa.

Conosco manager che alla sera tornano a casa  e tutti i componenti della famiglia planano in casa ....
quasi senza toccare il pavimento

Sai... Ha tanti pensieri, tante responsabilità.

Se il manager è donna tutto cambia.

Più sostegno. Ci vuole più sostegno.

Quando non ci si mettono i maschi.
Ci si mettono le madri, le suocere.
Le donne contro le donne.
Le amiche no. Quelle vere ti sostengono sempre.
Almeno le mie fanno così.
Darò loro il mio 5 per mille.

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mercoledì 9 maggio 2012

Accoppiamenti giudiziosi

Cartello scopra uno scaffale nella mia libreria preferita:


Più che affinità elettive, accoppiamenti giudiziosi


Ed ecco lì accoppiati libri di scrittori come

Franca Valeri e Carlo Emilio Gadda

David Foster Wallace e non ricordo chi

Bello questo gioco di accostare.

Forse il link tra la Valeri e Gadda è che sono due grandi milanesi? Oppure perché hanno messo in croce la borghesia come nessun'altro?

Anyway mi sono trovata a pensate che il matrimonio mi sembra più una questione di accoppiamenti giudiziosi che affinità elettive.

E questo è veramente un pensiero degno di Franca Valeri.


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domenica 6 maggio 2012

Tre tigri

Il paradosso terrestre è un libro di racconti di Marco Presta. Bello. Ti lascia un sorriso sornione anche dopo molte ore che lo hai letto. Infatti Presta è bravo. Intelligente. "Fa la radio" con Antonello Dose. Sono due geni.

L'ultimo racconto parla di banche. Vale il libro. 9,50 euro. Li vale tutti.

Parla di tre tigri che non hanno più soldi per mangiare e vanno a chiedere un prestito in banca.

Il direttore risponde che non può prestare loro dei soldi perché sono troppo povere. Allora una delle tre tigri dice:"Allora magnamose 'sto stronzo".

Meraviglioso.

Oggi i mostri sono le banche. Ora lavoro per una banca. In pieno boom della telefonia ero consulente per la più grande azienda di telefonia. Gli amici durante le cene mi insultavano per le tariffe... Oggi mi insultano per i mutui... Adesso gli racconto la barzelletta di Presta.


Ma a parte la barza, sfugge a tutti che le banche sono negozi come gli altri.

Vendono soldi.

Non prestano.

Gli amici prestano. La macchina, gli sci...gli scarponi.

Le banche vendono.


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sabato 5 maggio 2012

Complessità


Complessità delle persone e della vita che nessuna indagine di mercato, analisi dei social network potrà mai afferrare

Questo è il bottino del sabato.

Libri acquistati durante il "rito" della colazione in Feltrinelli.

Libri presi in prestito nella biblioteca di via Frisi in Porta Venezia.
Libri acquistati on line per la scatoletta nera, cioé il kindle.

Amici del marketing, che cliente sono?

Inclassificabile un po' come dovrebbe essere la vita vera.

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venerdì 4 maggio 2012

Planetaria



Ieri, il mio pasticcere preferito con cui ero al supermercato,
mi ha spiegato che questo oggetto si chiama la "Planetaria".
Costa come una Louis Vuitton di medie dimensioni.
E il mio pasticcere preferito la guardava come io avrei guardato una Vuitton di medie dimensioni.
Si chiama così perché fa dolci spaziali?
Oppure perché la frusta fa orbite ellittiche, planetarie appunto.
Margherita Hack a una conferenza sulla espansione delle galassie cercava di farsi capire così:

"alle galassie accade quello che accade a un plumcake quando lievita".

Tutto ciò è molto planetario.

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Il segreto tra i fiori


In among the flowers, my secret.
Ma la gente si rende conto di come va in giro?
Allusioni sessuali ovunque.
Lo pensavo anche ieri guardando l'ultimo video di Madonna.

Sintomo inequivocabile di vecchiaia.

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martedì 1 maggio 2012

La ciarta

Ma qual è il suo segreto? Come si fa ad arrivare così in forma a 102 anni?

Ho sempre lavorato. Ho fatto la sarta fino a novantanni.

(Veramente lei ha detto la ciarta, che è molto più bello).

Primo maggio. Festa del Lavoro.

Queste sono le parole più belle che ho sentito oggi.

Era una intervista ai centenari della Lombardia.

Ecco.

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Biot

Nella guerra dei bottoni le bande rivali (di bambini) si prendono a sassate e i vincitori come simbolo, le guerre sono fatte anc...