mercoledì 31 maggio 2023

Rovine

La mia idea di campagna vera è lontana da qui, eppure è qui che cerco di farla resistere, in questa striscia recintata e in pendenza, dove coltivare ilreincanto partendo dallo stupore per le cose piccolissime che vivono nel terreno. Fra queste rovine approssimative, e i tentativi falliti e quelli abbandonati troppo presto; i morti e le crepe che hanno lasciato; l’inadeguatezza di fronte a ogni singola aspettativa umana (e sono infinite, sono ovunque, ci sono sempre); il tempo sprecato e quello perso e tutti i rimpianti che ci stanno nel mezzo; tutte le reazioni sbagliate, scomposte, assurde, così furiosamente fuori posto, e pure tutte quelle troppo accondiscendenti e pavide: una montagna enorme di scarti da gettare in pasto a funghi, batteri e insetti che sapranno elaborarla meglio di me, che di tutta questa perturbazione non so cosa fare se non sperare che sprofondi di strato in strato diventando materia nuovamente viva.

Barbara Bernardini 
Dall'orto al mondo
Nottetempo 

I funghi mangiano le rocce

I funghi mangiano le rocce, generano il terreno, digeriscono le sostanze inquinanti, possono fornire nutrimento alle piante così come ucciderle, sopravvivono nello spazio, inducono allucinazioni, producono cibo e medicine, manipolano il comportamento animale e influenzano la composizione dell’atmosfera terrestre.
(...)
Oggi più del novanta per cento delle piante dipende da specie di funghi micorrizici – dal greco mykes, fungo, e rhiza, radice – in grado di connettere tra loro gli alberi in reti comuni a cui talvolta ci si riferisce con l’espressione wood wide web, la «rete degli alberi».

Merlin Sheldrake, La vita segreta dei funghi, Feltrinelli

martedì 16 maggio 2023

Zimarrone rosso

 “Ora dovrò riprendere il ‘duro’ lavoro, che è per me duro in altro senso; cioè nel senso che mi scoccia maledettamente, isso. Vorrei ‘stare’ (latinamente) su un poltronone, vestito di uno zimarrone rosso, con pantofole ai piedi e questi, adagiati pian pianissimo su cuscini di damasco gonfio di mollicelle piumicine di cigno. Sorbendo squisiti aromi mokerecci e assaporando lontane musiche. Invece, inghiotti rospi!”. 

Lettera di Gadda a Contini


Fonte: https://www.pulplibri.it/gadda-piccioni-la-via-ordinaria-alla-vita-letteraria/

Biot

Nella guerra dei bottoni le bande rivali (di bambini) si prendono a sassate e i vincitori come simbolo, le guerre sono fatte anc...