lunedì 16 novembre 2020

sognare

Non ho fatto nient’altro che sognare; è stato questo, e solo questo, il senso della mia vita. Non ho avuto nessun’altra vera preoccupazione al di fuori della mia vita interiore.
Pessoa

giovedì 5 novembre 2020

Poltrona scomoda

 I suoi figli erano stupidi, suo marito era annegato, i domestici erano ladri, e la poltrona su cui sedeva era scomoda., posò il bicchiere e interruppe Chaddy, che stava parlando di baseball. “Io so una cosa sola,” disse con voce rauca. “So che se ci sarà una vita dopo di questa, voglio avere una famiglia molto diversa. Non voglio avere altro che figli favolosamente ricchi, spiritosi e incantevoli".


John Cheever, Addio fratello mio


Io ho bisogno di un libro così in questo periodo: di dolore, non dolore normale però ma di dolore perfido. Intelligente.

lunedì 23 marzo 2020

Adda' a passa' a nuttata

Oggi stavo pensando se quando finirà tutto avremo voglia di parlarne. E mi è venuto in mente Edoardo De Filippo e Napoli milionaria! Prima rappresentazione: 1945.

De Filippo aveva voluto mettere in scena tante cose tra cui il povero Gennaro che era tornato dal campo di concentramento e voleva parlare della sua esperienza ma "nessuno" in famiglia lo voleva ascoltare. 
Erano tutti presi dalla ripresa.
Come Primo Levi che quando voleva pubblicare Se questo è un uomo non se lo filava nessuno.
La gente aveva voglia di dimenticare.
E niente mi domandavo oggi: chissà se faremo così anche noi.
Non ne parleremo mai più, forse.

Dobbiamo aspettare Ama', adda passa' a nuttata!

martedì 17 marzo 2020

Corona virus e Guerra e Pace

Questa storia dei balconi.
Dove io ci sono rimasta malissimo perché mi ha emozionato tanto e insomma pare che sia trash, da ignoranti eccetera. Va bene.

Ci pensavamo mentre leggevo Guerra e Pace. C'è un punto dove russi e francesi si trovano faccia a faccia. Sulla linea come si dice. 
E i soldati si guardano in faccia e si scambiano insulti: i russi dicono al diavolo voi e Bonaparte. E i francesi ma come vi permette è l'imperatore,  Sacré nom ...
Le solite cose.
Ma a un certo punto scoppiano a ridere tutti francesi e russi "che ormai sembrava che si dovessero scaricare i fucili e far saltare le cariche per tornare tutti alle proprie case".

Ecco. Questa storia dei balconi mi è piaciuta perché è stato un momento cosi. Dove tutti abbiamo sempre un po' i fucili carichi nella vita frenetica di oggi e quel canto, stonato trash quello che volete, è stato un po' come quella risata. 
Ovviamente parlo per me.
Un momento liberatorio commovente e bellissimo. Un momento sospeso di vicinanza.

"Ma i fucili rimasero carichi" aggiunge il grande vecchio.
Trovare le risposte della quarantena in Guerra e Pace.

venerdì 31 gennaio 2020

Una fattoria con tanti animali

A volte penso che tutti i libri di letteratura americana parlino di una sola cosa: avere una fattoria, tanti animali e una birra.

martedì 28 gennaio 2020

Scrittori che leggono

La lista dei 19 libri che hanno cambiato la vita a Joan Didion scritta da Joan Didion di proprio pugno:
 
Addio alle armi di Ernest Hemingway
Vittoria di Joseph Conrad
Guerrillas di V.S. Naipaul
Senza un soldo a Parigi e Londra di George Orwell
Il paese delle meraviglie Joyce Carol Oates
Cime Tempestose di Emily Brontë
Il buon soldato di Ford Madox Ford
Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcia Márquez
Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij
Appuntamento a Samarra di John O'Hara
Il canto del boia di Norman Mailer
I romanzi di Henry James: Washington Square, Ritratto di signora, I bostoniani, Le ali della colomba, Gli ambasciatori, La coppa d'oro, Daisy Miller, Il carteggio Aspern, Giro di vite
Mai ci eravamo annoiati di Renata Adler
Gridalo forte di James Baldwin
Mio padre doveva essere bellissimo di James Baldwin
The Berlin Stories* di Christopher Isherwood
Le poesie di Robert Lowell
Le poesie di W.H. Auden
Le poesie di Wallace Stevens

sabato 18 gennaio 2020

Un po' più delle foche

[Al funzionario russo dei rapporti culturali Russia America] Gli spiegammo che gli scrittori in America occupano una posizione ben diversa, sono considerati un po' meno  degli acrobati e un po' più delle foche. E secondo noi questa cosa è una cosa eccellente. Uno scrittore troppo apprezzato, soprattutto se giovane, rischia di diventare presuntuoso come una stella del cinema lanciata su tutti i giornali commerciali. Riteniamo che la vita dura e piena di incertezze cui è sottoposto uno scrittore americano alla lunga giovi. 

Steinback e Robert Capa a colloquio con il funzionario dei rapporti culturali dell'Unione Sovietica. 
N.B. 1947
Diario Russo, John Steinback, Robert Capa, Bompiani. 2018 p.53

mercoledì 1 gennaio 2020

Prima colazione

Tutte queste persone formate da lingua, clima, canzoni popolari e prima colazione, dalle barzellette che raccontano e dalle macchine che guidano, non hanno mai avuto niente che le accomuna più del fatto di essere sedute nel solco della distruzione.

Biot

Nella guerra dei bottoni le bande rivali (di bambini) si prendono a sassate e i vincitori come simbolo, le guerre sono fatte anc...