mercoledì 29 novembre 2017

Strenne

#Strenne. Le sorelle dell'Arminuta, Teresa del romanzo della Vinci, Grazia Deledda e la sua valigia di libri, la lotta col corpo della vegetariana, Cora e la sua fuga,  Offred usata come un tavolo nel Racconto dell'ancella.
La mamma di Michele Mari e per finire la madre di Swing Time. Tutte donne che porterò con me per sempre che mi hanno accompagnato in questo anno come un innesto. Una talea.
Il professore Julevic e i suoi Amleri
Il cagnolino di Haruf, gli avvocati di Carrerè.
I miei libri speciali del 2017.
Dai basta sciarpe, regalate libri. O gatti.  

Libertà

La parola cosacco deriva da una radice turca che significa uomo libero.

Ci sono due parole per indicare la parola Libertà in russo: Volja oppure svoboda cioè libertà per legge che significa anche volontà o forza di volontà cioè la libertà di esercitare il proprio volere.
La possibilità di non essere agli ordini di nessuno.

Roger Bartlett Storia della Russia

domenica 12 novembre 2017

Fantasmi: Franco Basaglia.

Credevo di trovarmi di fronte a poche persone per discutere e polemizzare su argomenti che parlano della lotta che voi conducete all’interno del movimento studentesco e noi all’interno degli ospedali dove io sono la bella bestia, attorniato da tante persone che vogliono sapere da me non so che cosa. Direi forse che questo è il risultato di una pubblicizzazione di cui sono stato oggetto. Io sono diventato famoso perché ho “aperto” un ospedale psichiatrico, e tutti i giornali hanno scritto che io sono il liberatore dei matti, che io sono il fantasma buono che si mette al posto del cattivo; poi c’è stata la maggior fortuna: l’incriminazione. Era successo qualcosa per l’istituzione, quindi ero portato alle stelle; e oggi sono diventato una vedette del mondo borghese chiamata un po’ dappertutto: da studenti, da socialdemocratici, da comunisti ecc., un po’ da tutti, perché tutti vogliono sapere cosa si deve fare, cosa si può fare – e anche questo è un altro modo per distruggere un’esperienza. Penso che oggi “io” sono un’istituzione, e si ha a che fare più col mio fantasma che con me. Direi quindi che il pubblico che è qui presente e vuol sapere, discutere su determinati problemi, si aspetta da me qualche cosa che io non posso dare.

La città dei matti, John Fott,  Feltrinelli

domenica 5 novembre 2017

E' un attimo

Il mio professore di storia dell'arte alle superiori una volta, parlando di Van Gogh e Gaugin e la storia dell'orecchio risolini adolescenti scemi a seguire, ci disse una cosa: guardate che non ci vuole mica tanto per impazzire. Una donna che non ti ama più, la fortuna che si accanisce. 
E' un attimo.
Forse è per questo e per altre vicende famigliari che ho sempre guardato i "matti" con rispetto e tenerezza. E' un attimo.
La figlia di Basaglia ha scritto questo bel libro dove parla del suo grande padre e io direi anche della sua grande madre: Franca Ongaro.
E' un bel libro che descrive bene quella rivoluzione da chi la vissuta da dentro. 
Il dibattito, la voglia di cambiare, le sigarette fumate. 
Simone de Beauvoir e Sartre, dei quali si parla in un episodio molto tenero.

E ieri mattina, dato che tutto torna e in certi momenti tutto il mondo mi sembra che mi canti la stessa musica in biblioteca c'erano molti amici di Basaglia.
Una in particolare era seduta di fronte a me e mi guardava leggere.
E' un attimo, sorella.


giovedì 2 novembre 2017

Liceo Marco Polo

Nei mie giri veneziani ho fatto anche un giro basagliano.
Mi sono fermata qui, Liceo Marco Polo.

"Franco Basaglia e un compagno (Nené Mentasti) penetrarono di notte in un’aula del liceo Marco Polo e coprirono le pareti di slogan e volantini antifascisti. Su tutte le lavagne lasciarono la scritta “Morte ai Fascisti, Libertà ai Popoli”. Angela, una delle sorelle di Franco, e Rina Nono, sorella del compositore veneziano Luigi, distrassero le guardie mentre i ragazzi si intrufolavano nelle aule. La scoperta della protesta, il giorno dopo, scatenò il panico, e la scuola venne chiusa per ripulire tutto".

mercoledì 1 novembre 2017

La ferrovia sotterranea

Sarò breve.
Ore 20. Mamma abbiamo fame.
Arrangiatevi. Mi mancano 100 pagine.

Nel 1977 ho visto Radici avevo 10 anni e sono stata sotto shock per diverso tempo. Ecco così, moltiplicato per Il colore viola chiusa parentesi al quadrato.  Ma scritto benissimo. Del resto ha vinto il Pulitzer.
Quindi una lettura dolorosissima ma al galoppo.
Cora la metto nel mio paradiso delle eroine letterarie.
Ripeto è così solo libri squarciabusecche ultimamente e avrei tanto bisogno di gattini e unicorni. 🦄🦄🦄🦄🦄🐈🐈🐈

Biot

Nella guerra dei bottoni le bande rivali (di bambini) si prendono a sassate e i vincitori come simbolo, le guerre sono fatte anc...