martedì 16 luglio 2013

Bastoncini di pesce

"Guarda io se sono di fretta gli faccio i bastoncini Findus".
"Gli fanno fare il sonnellino all'asilo e così non mi dorme la sera".

Mi piace sentire le donne che parlano di figli piccoli. Di menage famigliare.

È tutto un correre con i figli piccoli.
I miei di figli sono in un'età non da "sonnellino" ma in una in cui si interrogano se i genitori sono sfigati o no.

Forse ci vuole una vita per rispondersi.
Alla fine poi per capire che queste madri hanno cercato di fare del loro meglio, friggendo forse qualche bastoncino Findus di troppo.

lunedì 13 maggio 2013

In un certo senso

Conversazioni.
Bar dell'ospedale.
Brutto e triste come tutti i bar degli ospedali.
Circa trenta Rom presidiano l'ospedale neurologico Mondino.
Domenica hanno mandato più o meno in tilt il Pronto Soccorso.
E con il passaparola il fatto sta diventando sempre più "grande".
C'è chi parla di "centinaia"di persone.
Gente che si stringe forte la borsa al petto e gli infermieri dell'ambulanza che chiudono l'ambulanza a chiave.
E io, che notoriamente non sto mai zitta chiedo:
"Ma scusate ma cosa c'è da rubare su un'ambulanza???".
E il medico: "Strumentazioni costosissime".

Ma uno si ruba una bombola di ossigeno???!
Non vado oltre.
Non è aria.

Oggi sembra tutto più calmo e la loro presenza abbastanza discreta.
Una signora al bar dell'ospedale:
"Sai hanno ricoverato uno di loro. E' un capo. E sono tutti qui ad aspettare sue notizie".

Non sembra apprezzare l'etnia.

Ma aggiunge:"Bello però, no?
In un certo senso...
A noi se ci ricoverano manco vengono i figli".

sabato 11 maggio 2013

Tai

E' morto Ottavio Missoni.
Lo scopro in ritardo di due giorni.
Leggo i quotidiani in ritardo sempre perché così spero che "facciano meno male".
Repubblica ne parla tanto.
Bene, come sempre.
Emanuela Audisio scrive benissimo di sport.
Aveva fatto le Olimpiadi, a Londra.
Faceva i 400, la distanza che ti spacca i polmoni.
La più bella per me.
Meravigliose, come i suoi maglioni, le sue parole riguardo le Olimpiadi di Londra del '48:
"Lì capii cosa sarebbe stata la mia vita: affrontare con uno stile fluido e leggero tutto quello che incontravo".

Ciao Tai.

domenica 5 maggio 2013

Bugie

Lo dicevo che era come l'ultimo concerto di alcuni cantanti.
Philp Roth ci ha ripensato.
Grazie.
Bugie bianche si chiamavano da bambini.

giovedì 18 aprile 2013

Studentesse

Camminare. Camminare.
Ho imparato dalla mia attuale Bibbia Correre di Enrico Arcelli, io le Bibbie le cambio spessp, che ogni tanto bisogna pure camminare.
Sostituire un allenamento con la camminata.
Stamattina alle 8,30 vedo due ragazze.
Studentesse di sicuro.
Era il loro 'presto'.
Sì per uno di vent'anni 8,30 è presto.
Indubbiamente.
Meraviglia. Correvano.
Riflesso condizionato, guardo le scarpe.
Hanno le Converse. Piatte.
Ahhhh. Volevo avvicinarmi come un testimone di Geova e dire: ma voi siete pronte per la fine del mondo? E per una tallonite eterna?
Mi è mancato il coraggio.
Ma a vent'anni si può ancora sbagliare.
In tutto.

mercoledì 17 aprile 2013

Correre

Correre e parlare della corsa.
Forse ho iniziato a correre solo per il gusto di parlarne. Di scriverne.
E proprio come tutte le faccende serie non si può scrivere di corsa senza aver mai corso veramente.
Ormai da tre mesi, in un orario in cui il 99% delle persone che conosco dorme, io corro.
Dalle 6 alle 7, cinque giorni su sette.
Questa mattina il tempo mite ha buttato giù dal letto otto persone oltre me.
Una mi sembra di conoscerla come una sorella. E' un cyborg alto un metro e cinquantacinque. Bionda. Direi bella.
Non ha esitazioni, ha veramente un ritmo da androide. Due grandi cuffie per ascoltare la musica che la fanno sembrare un insetto.
Chissà perché corre.
Io ho le mie ragioni.
Every runner has a reason.

domenica 24 febbraio 2013

Nativi digitali

Una delle mie fonti di ispirazione, sempre e comunque, come già scritto è D di Repubblica.
Ho letto qui e là molte cose che mi hanno fatto venire voglia di ritornare a scrivere.
Una di questa è una bella intervista a Diego De Silva.
Scrittore napoletano che mi piace. Mi fa ridere.
Una domanda dell'intervista era:

Cosa invidia ai nativi digitali?
Che il computer glielo hanno regalato i genitori.


Lot of love, De Silva.
E anche D.

giovedì 17 gennaio 2013

Resolution

Gli inglesi chiamano i buoni propositi resolution.
Gente più seria.
Buon proposito ha già dentro il fallimento.
Una delle cose che ho imparato nella vita è che se si vuole raggiungere un obiettivo bisogna SCRIVERLO nero su bianco.
Diventa più vero.

domenica 13 gennaio 2013

ISBN

Le ossessioni sui libri sono fantastiche.

Leggo una bellissima intervista a Ettore Scola su Repubblica.
Triste.
Parla di vecchiaia.
Di malattia.
E conclude l'intervista dicendo:

Ho imparato da mio nonno ad amare i libri.
Oggi mi sorprendo a spostarli nella biblioteca.
I libri non puoi metterli a caso.
Se vicino ad Anna Karenina c'è Don Chisciotte di sicuro questo farà di tutto per salvarla.

Meraviglioso.
Comunque caro Scola non sono d'accordo.
Una donna non la può salvare nessuno se lei non vuole.

martedì 8 gennaio 2013

Dormire

Forse sto leggendo Norwegian Wood troppe volte. Ne sento frammenti ovunque.
Oggi in metro a Qt8 nome molto giapponese, una ragazza orientale dice al telefono al fidanzato:

No ho dormito amore mio. Riprenderò a dormire quando riprenderai a dormire anche tu.

Ora non ricordo se l'ho letto veramente questo passo. . . Sicuramente sono parole che piacerebbero a Murakami.
Stasera le aggiungo a matita.

venerdì 4 gennaio 2013

Ipotenusa

Davanti a me sull'autobus c'è un bell'uomo.
Ha la mia età.
Meraviglioso quarantenne e qualchecosa.
Quegli uomini che diventano belli invecchiando.
Sono stati bei ragazzi che profumavo di buono. Di pulito.
Good fellas.
Sempre con un pallone di rugby o di football americano sotto il braccio.
Lacoste e maglioni blu.
Preppy style.
Eccolo qui davanti a me.
Una ruga profondissima che parte dal naso e attraversa la fronte.
In obliquo. Come un'ipotenusa.
La medicina cinese dice che sono le rughe del rimpianto.
Sembra una ferita.
Sicuramente è un ferita.
Di un amore che poteva essere e non è stato.
Scicsh bam! La porta si apre e scendo.
Ancora un minuto e glielo chiedevo.
Giuro.
"Ma perché non siete stati insieme????".
Scicsh bam. Vi-a-le Ar-gon-ne Piazzale Da-ttt-e-o. Dice la voce artificiale dell'autobus.

mercoledì 2 gennaio 2013

Tablet di sesta generazione

Voglio un tablet di terza, quarta, quinta anche sesta generazione che mi permetta di aggiungere link ai post senza problema.

Niente fine del mondo.
Ecco il link del post precedente

Biot

Nella guerra dei bottoni le bande rivali (di bambini) si prendono a sassate e i vincitori come simbolo, le guerre sono fatte anc...