mercoledì 13 dicembre 2023
orologio
venerdì 22 settembre 2023
Orgoglio
"Il mio è un tipo di orgoglio diverso.
domenica 11 giugno 2023
Calvino disegnatore
venerdì 9 giugno 2023
ti leghi per la vita
domenica 4 giugno 2023
art
Fresh air
mercoledì 31 maggio 2023
Rovine
I funghi mangiano le rocce
martedì 16 maggio 2023
Zimarrone rosso
“Ora dovrò riprendere il ‘duro’ lavoro, che è per me duro in altro senso; cioè nel senso che mi scoccia maledettamente, isso. Vorrei ‘stare’ (latinamente) su un poltronone, vestito di uno zimarrone rosso, con pantofole ai piedi e questi, adagiati pian pianissimo su cuscini di damasco gonfio di mollicelle piumicine di cigno. Sorbendo squisiti aromi mokerecci e assaporando lontane musiche. Invece, inghiotti rospi!”.
Lettera di Gadda a Contini
Fonte: https://www.pulplibri.it/gadda-piccioni-la-via-ordinaria-alla-vita-letteraria/
mercoledì 26 aprile 2023
Buzzati pittore
La pittura per Buzzati
domenica 12 marzo 2023
liste
lunedì 6 febbraio 2023
Sgobbonia
Sgobbonia (Busytown) è la città immaginaria creata da Richard Scarry che, sgobbone a sua volta — aveva un orario di lavoro rigidissimo, dalle 8 del mattino alle 4 del pomeriggio.
Non voleva essere disturbato mentre lavorava nel suo studio, fatto solo di un tavolo, una sedia e una lampada.
Il paese della Api industriose
Dopo aver camminato più di mezz’ora, arrivò a un piccolo paese detto « il paese delle Api industriose. » Le strade formicolavano di persone che correvano di qua e di là per le loro faccende: tutti lavoravano, tutti avevano qualche cosa da fare. Non si trovava un ozioso o un vagabondo nemmeno a cercarlo col lumicino.
— Ho capito; — disse subito quello svogliato di Pinocchio, — questo paese non è fatto per me! Io non son nato per lavorare! — Intanto la fame lo tormentava, perchè erano oramai passate ventiquattr’ore che non aveva mangiato più nulla; nemmeno una pietanza di vecce.
lunedì 30 gennaio 2023
Ira
venerdì 27 gennaio 2023
Lutto
Nel territorio lucano, a Latronico (Potenza) e Miglionico (Matera) si usa mettere il nastro nero ai muli e ai cavalli appartenenti alla famiglia del defunto. In Calabria nella zona di Siderno (Reggio Calabria) la striscia rossa che sostiene la campanella delle pecore e dei buoi viene sostituita per trenta giorni o per un anno intero con una striscia nera. A Bagnara Calabra (Reggio Calabria), quando muore il padrone cacciatore, si mette un fazzoletto nero intorno al collo del cane. Se il morto era contadino, lo si pone alle corna delle mucche. È stato anche osservato che il nastro nero si applicava, oltre che agli animali, anche alla bicicletta e al motorino. In alcuni paesi si pone una fascia nera sulla spalliera del letto in cui la persona è morta. La porta della casa colpita da disgrazia viene listata a nero e vi si lascia la fascia nera fino a quando non sia logorata dal tempo e dalle intemperie. In Sicilia nel lutto stretto di alcuni paesi si attaccano nastri e cordelle neri agli animali da soma, si tingono in nero i capestri, i fiocchi e gli altri finimenti. A Ucriva (Messina) si attaccavano strisce di stoffa nera ai gatti e ai cani e alle zampe delle galline, agli asini un fiocco alla cavezza. Ai giorni nostri alcuni lo mettono alle automobili.
Nella Gallura, in Olbia si toglie il collare al cane, e dal campanello che pende dal collo delle bestie (capre, vacche, pecore), guidatrici degli armenti e delle mandrie, è tolto il battaglio. A Calangianus, al cavallo e ai buoi preferiti dell’estinto è legato un nastro nero. Informazioni analoghe risultano dalla maggior parte delle fonti demologiche italiane.
(Alfonso Maria di Nola, La nera signora. Antropologia della morte e del lutto, 2003)
domenica 22 gennaio 2023
che aria pura
giovedì 19 gennaio 2023
Qui ie dall'altra parte
mercoledì 18 gennaio 2023
Proverbi dall'inferno
Nel tempo della semina impara, in quello del raccolto insegna, d'inverno godi.
La strada dell'eccesso porta al palazzo della saggezza.
La prudenza è una ricca e ripugnante vecchia zitella corteggiata dall'incapacità.
Chi desidera, ma non agisce, nutre la pestilenza.
Il verme tagliato perdona l'aratro.
Butta nel fiume chi ama l'acqua.
Lo stolto non vede lo stesso albero del saggio.
Chi non ha luce in viso, mai potrà essere stella.
L'eternità è innamorata dei prodotti del tempo.
L'ape indaffarata non ha tempo per essere triste.
Le ore della follia sono misurate dall'orologio, quelle della saggezza nessun orologio le può misurare.
Numeri, pesi e misure rendili noti in un anno di carestia.
Nessun uccello vola troppo alto se vola con le sue ali.
Un cadavere non vendica le offese.
Il gesto più sublime è porre un altro davanti a se.
Se lo stolto perseverasse nella sua follia diventerebbe saggio.
La follia è la maschera del furfante.
La vergogna è la maschera dell'orgoglio.
Le prigioni sono costruite dalle pietre della legge, i bordelli con i mattoni della religione.
L'orgoglio del pavone è la gloria di Dio.
La libidine del dissoluto è la generosità di Dio.
La nudità della donna è l'opera di Dio.
L'eccesso di dolore ride. L'eccesso di gioia piange.
Il ruggito dei leoni, l'ululato dei lupi, la furia del mare in tempesta, e la spada distruttrice, sono porzioni di eternità troppo grandi per l'occhio umano.
La volpe condanna la trappola, non se stessa.
Le gioie impregnano. I dolori buttano fuori.
L'uomo indossi la pelle del leone, la donna il vello della pecora.
All'uccello un nido, al ragno una tela, all'uomo l'amicizia.
Il pazzo egoista e sorridente e il pazzo scontroso e corrucciato saranno entrambi ritenuti saggi, perchè possono servire da frusta.
Ciò che oggi si prova fu un tempo solo immaginato.
Il topo, il gatto, la volpe, il coniglio guardano le radici; il leone, la tigre, il cavallo, l'elefante guardano i frutti.
La cisterna trattiene; la fontana inonda.
Un pensiero riempie l'immensità.
Sii sempre pronto a dire ciò che pensi, e il meschino ti eviterà.
Tutto ciò che è possibile credere è un'immagine della verità.
L'aquila non perse mai tanto tempo come quando si sottomise alla scuola del corvo.
La volpe provvede a se, ma Dio provvede al leone.
Al mattino pensa, a mezzogiorno agisci, alla sera mangia, quando è notte dormi.
Colui che ti ha permesso di fargli un torto ti conosce.
Come l'aratro segue le parole, così Dio esaudisce le preghiere.
Le tigri della collera sono più sagge dei cavalli dell'istruzione.
Aspettati veleno dall'acqua stagnante.
Non potrai mai sapere che cosa è abbastanza se non saprai che cosa è più che abbastanza.
Ascolta il rimprovero dello stolto: è un titolo da re!
Gli occhi di fuoco, le narici di aria, la bocca d'acqua, la barba di terra.
Il debole nel coraggio è forte nell'astuzia.
Il melo non chiederà mai al faggio come crescere, ne il leone al cavallo come catturare la preda.
Chi riceve con gratitudine produce un raccolto abbondante.
Se altri non fossero stati pazzi, dovremmo esserlo noi.
L'anima della dolce gioia, non potrà mai essere insozzata.
Quando vedi un'aquila, vedi una porzione di Genio: alza la testa!
Come un bruco sceglie le foglie più belle per deporvi le sue uova, così il prete pone la sua maledizione sulle gioie più belle.
Creare un piccolo fiore è lavoro di secoli.
Maledire rinforza: benedire rilassa.
Il vino migliore è il più vecchio, l'acqua migliore è la più nuova.
Le preghiere non arano! Le lodi non mietono! Le gioie non ridono! I dolori non piangono!
Come l'aria per l'uccello, come il mare per il pesce, così il disprezzo per l'uomo spregevole.
Il corvo vorrebbe che ogni cosa fosse nera, il gufo che ogni cosa fosse bianca.
L'Esuberanza è Bellezza.
Se il leone ricevesse consigli dalla volpe, diventerebbe furbo.
Le migliorie raddrizzano le strade, ma le strade tortuose senza migliorie sono le strade del Genio.
Meglio uccidere un bimbo in una culla che nutrire aspirazioni impossibili.
Dove non c'è l'uomo la natura è sterile.
Se la verità è detta in modo da essere compresa, sarà anche creduta.
Abbastanza! Oppure Troppo.
Fata turchina
Ciao Lollo.
Volevo dire anche che il turchino non è sinonimo di turchese anche se potrebbe sembrarlo.
Il turchino è un colore blu cupo.
È il blu del pennacchio dei Carabinieri.
Perché Comencini abbia optato per un color glicine non saprei.
Il significato vero delle parole
“Noi corriamo tutti i giorni il pericolo di perdere il significato vero delle parole. Tutti i giorni rischiamo di diventare degli isolati e degli indifferenti. Rischiamo di respirare le parole meccanicamente, rischiamo di dire e ascoltare parole che non evocano niente, e che non risvegliano nessun particolare sentimento in noi.”
sabato 14 gennaio 2023
le cose che fanno male
Caro Michele, Natalia Ginzburg
venerdì 13 gennaio 2023
Nelle fiabe non ci sono strade
giovedì 12 gennaio 2023
Dicendo i movimenti di macchina
ira
tracce di significato
Forse sono dei messaggeri
mercoledì 11 gennaio 2023
A mille metri
venerdì 6 gennaio 2023
Punto di attrazione
Squilli di fanfara
Per loro non c’erano stati squilli di fanfara, lui disse. E questo era il bello, perché quando il destino s’annunciava con alti squilli di fanfara bisognava sempre stare un po’ in sospetto. Gli squilli di fanfara di solito non annunciavano che cose piccole e futili, era un modo che aveva il destino di canzonare la gente. Si sentiva una grande esaltazione e alti squilli di fanfara nel cielo. E invece le cose serie della vita coglievano di sorpresa, zampillavano a un tratto come l’acqua.
TUTTI I NOSTRI IERI, NATALIA GINZBURGBiot
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