Proust amò certamente il bel mondo, amò frequentare contesse e duchesse, o salotti borghesi chic. Ebbe il culto del “meglio”, del “posto giusto”, del “fornitore giusto”, della moda. Nella vita fu snob, specie da giovane, ma a tratti, anche nell’ultima parte della sua esistenza.
I Guermantes, M.P. prefazione ed. Raboni
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