«È la principessa di Guermantes», disse la mia vicina al suo accompagnatore, non trascurando di premettere alla parola “principessa” un numero di p sufficiente a indicare la risibilità di quella qualifica. «Non ha fatto certo economia di perle. Se ne avessi altrettante, non penso che le metterei così in mostra; non mi sembra molto fine.»
Ciò non toglie che, riconoscendo la principessa, tutti gli spettatori intenti a scoprire chi ci fosse a teatro si sentissero risorgere in cuore il trono legittimo della bellezza. In effetti, per la duchessa di Luxembourg, per Madame de Morienval, per Madame de Saint-Euverte, per tante altre, quel che consentiva di identificarne il viso era la connessione d’un gran naso rosso con un labbro leporino, o di due guance rugose con un paio di baffetti.
lunedì 2 settembre 2019
economia di perle
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Biot
Nella guerra dei bottoni le bande rivali (di bambini) si prendono a sassate e i vincitori come simbolo, le guerre sono fatte anc...
-
Calendario dell'avvento. 1/25 Il primo libro che ho letto è stato Delitto e Castigo. E adesso che lo sto riaprendo mi è tornata voglia ...
-
"Chi prova Ira e non agisce, diffonde il contagio. Così dice il nostro Blake". Olga Tokarczuk, Guida il tuo carro sulle ossa dei ...
-
La mia attività di scrittore e la mia attività di pittore rientrano nel medesimo genere di operazioni mentali. Tanto è vero che i “compet...
Nessun commento:
Posta un commento