sabato 18 febbraio 2017

Novantanove m'han chiamato

Novantanove, m'han chiamato.
m'han chiamato m'han chiamato a militar. e sul fronte m'han mandato. m'han mandato m'han mandato a sparar.

Mio nonno Rodolfo è stato un ragazzo del '99.
Novantanove m'han chiamato.
Spedito ad appena 18 anni in guerra. Era il 1917 prima guerra mondiale.
Sangue giovane dopo Caporetto.

Come sugli alberi le foglie parla della prima guerra mondiale. Non di persone come mio nonno catapultati in guerra che, boh, forse non avevano neanche capito dove dovevano andare.
Ma il libro, bello e commovente, di Biondillo, parla di quel gruppo di ragazzi cresciuti nelle aule dell'Accademia di Brera che la guerra l'hanno voluta.
Si chiamavano Boccioni, Erba, Sironi,  Russolo e Antonio Sant'Elia.
Seguivano le idee di Marinetti.
Erano sinceri interventisti.
Che, alla fine apprezzo, perché il mondo è pieno di interventisti che in guerra non ci sono andati.
Il protagonista è Antonio Sant'Elia che, chissà cosa sarebbe diventato, se non fosse morto sul Carso nel 1916.
Ah mio nonno poi è tornato. 

Novantanove m'han chiamato.

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