venerdì 25 ottobre 2019
Fantasmi
giovedì 24 ottobre 2019
Come un gufo
mercoledì 16 ottobre 2019
Primavera
mercoledì 9 ottobre 2019
Un conoscitore di indirizzi giusti
«Non voglio discutere di politica con voi, Froberville, dichiarò il signor di Guermantes, ma, per quel che concerne Swann, posso dire con tutta franchezza che il suo comportamento nei nostri confronti è stato inqualificabile. Introdotto in società, a suo tempo, da noi, dal duca di Chartres, adesso, mi dicono, è apertamente dreyfusista. Non me lo sarei mai aspettato da uno come lui, un fine intenditore, una testa di prim’ordine, collezionista, appassionato di vecchi libri, membro del Jockey, un uomo circondato dalla stima di tutti, un conoscitore di indirizzi giusti, che ci mandava il miglior Porto che si possa bere, un cultore delle arti, un padre di famiglia. Ah! sono stato davvero ingannato. Non parlo per me, si sa che sono un vecchio somaro la cui opinione non conta nulla, una specie di scalzacani; ma, fosse pure solo per Oriane, non avrebbe dovuto farci questo, avrebbe dovuto sconfessare apertamente gli ebrei e i sostenitori del condannato.»
luce azzurra
Mentre incedeva al mio fianco, la duchessa di Guermantes lasciava che la luce azzurra dei suoi occhi fluttuasse dinanzi a lei, ma indefinitamente, per eludere le persone con cui non voleva aver rapporti e di cui presagiva a volte, da lontano, lo scoglio minaccioso. Procedevamo fra una duplice siepe di invitati, i quali, sapendo che non avrebbero mai conosciuto “Oriane”, volevano almeno mostrarla, come una curiosità, alle
loro mogli: «Vieni, Ursule, svelta, vieni a vedere Madame de Guermantes che chiacchiera con quel giovanotto». E ci mancava poco, era evidente, che salissero in piedi sulle sedie, per vedere meglio, come alla parata del 14 luglio o al Grand Prix.
Una specie di cubo
Chi appartiene al gran mondo tende ad immaginarsi i libri come una specie di cubo cui sia stata tolta una faccia, per consentire all’autore di “farci entrare” in gran fretta tutti quelli che incontra. Una cosa evidentemente sleale, e degna di persone di scarsa levatura. Certo, non sarebbe male dargli un’occhiata “di sfuggita”, perché in questo modo, leggendo un libro o un articolo, si scoprono “i retroscena”, si vede cosa c’è “dietro le maschere”. Ma, tutto sommato, è meglio limitarsi agli autori morti.
Biot
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