Che belli che sono i personaggi secondari nei romanzi. Anzi neanche, quelli che sono gli assistenti dei personaggi secondari, poco più che comparse. Di solito sono descritti in mezza paginetta, qualche tratto.
Insomma non contano un cazzo, in sintesi.
Non sono le Fantine, i Marius, i Jean Valejean, i Javert che sono dei Titani.
Mi piacciono le perpetue del vescovo di Digne preoccupate delle loro posate d'argento, la cameriera del signor Mabeuf alla quale Hugo dedica pochissime righe. E dato che sa leggere, cosa che doveva essere rara, la chiama Mamma Plutarco e le mette in bocca una riflessione bellissima sulla lettura ad alta voce.
Il signor Mabeuf non mancava di piaceri innocenti, poco costosi e inattesi che la minima occasione gli forniva. Una volta mamma Plutarco leggeva un romanzo in un angolo della stanza e leggeva forte, sembrandole così di capire meglio. Leggere forte, è affermare a se stessi la lettura; vi sono persone che leggendo ad alta voce, sembrano dare a se stessi la parola d’onore di quanto leggono. I Miserabili V.H. 👀🇫🇷🇫🇷🥀
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