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giovedì 21 giugno 2012

Tecnico

Spesso alla riunioni vengo presentata come "l'esperto". Tanti anni fa, alla prime armi come capo progetto, ero terrorizzata di:
  1. non avere "tutte" le risposte in riunione
  2. sostenere una tesi sbagliata
  3. presentare dati attaccabili.

Un caro amico, manager a sua volta, mi disse: "Non preoccuparti. Tu non puoi avere torto. Sei l'esperto di settore". Mi aveva tranquillizzato molto. Purtroppo non è più qui tra i vivi e ogni tanto immagino che bello sarebbe avere il suo sguardo saggio in questo momento così complesso.
Oggi, se Luca fosse qui, direbbe che sono un "tecnico".

Tecnico è Monti, la Fornero. Tutto questo governo. Stamattina rileggendo una intervista a Monti di domenica su Repubblica leggo

"ma noi tecnici forse non siamo essere umani".


Ah ecco.

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mercoledì 20 giugno 2012

Fatica

Ieri sera alleamento pesantissimo di karate.
Torno a casa e dopo la doccia,
distesa sul divano in uno stato di semi-coscienza,
ho compreso per la prima volta perché faccio karate.

Mi sono sentita come un contadino.
Un contadino che ha arato bene il suo campo.
E al tramonto, sotto il portico, contempla il suo lavoro.
Con una birra in mano


Contempla la sua fatica.
Con orgoglio.

E dovrebbe essere il segreto di ogni lavoro degno di questo nome.
Una fatica fatta con orgolio.

mercoledì 23 maggio 2012

Primo giorno di scuola

Difficilissimo è spiegare il lavoro che faccio.
Da sempre.
Difficilissimo per me, figuriamoci per genitori, marito, amici.
A volte se la cavano con un generico "lavora su Internet".
Da poco ho un bel biglietto da visita che riporta il job title

"Senior Manger".

Ma la faccenda rimane sempre oscura. Di pregio. Forse. Ma oscura.

"Lavorare su Internet" è stupendo.
Chissà perché si usa "su". Un tempo si diceva surfare su Internet.
Archeologia della parola.

Leggo però una bella frase che se non spiega che lavoro faccio,
sicuramente spiega tante cose di Internet:

"Il simbolo cittadino di Amazon è uno schizzo giallo su una piccola costruzione che affaccia su una piazzetta dove i ragazzi di Seattle bevono caffè e discutono di futuro. Accanto si ergono due grattacieli chiamati «Day 1 South» e «Day 1 North», in omaggio al principio che quando si lavora su Internet è sempre il primo giorno di scuola. Una filosofia che ha premiato l’azienda nata nel 1995 come libreria online e diventata, nonostante bolle scoppiate e crisi economiche, leader dell’e-commerce e pioniera dell’editoria digitale".

La frase è l'incipit di una bella-bella intervista di Serena Danna a Jeff Bezos, fondatore di Amazon.

Da leggere: http://lettura.corriere.it/jeff-bezos-%C2%ABil-futuro-e-dei-lettori-e-degli-autori-gli-editori-devono-sudare%C2%BB/

Ecco quando si lavora su Internet è "sempre il primo giorno di scuola" e grazie ad Internet mi occupo di ecosistemi che devono adattarsi al nuovo... come dice Bezos

"L’ecosistema che ruota intorno al libro dovrà adattarsi al nuovo e per farlo bisogna sforzarsi di creare valore aggiunto. Non si vince mai se si combatte contro il futuro: il futuro vince sempre».

Difficilissimo da spiegare.
Indubbiamente.

martedì 1 maggio 2012

La ciarta

Ma qual è il suo segreto? Come si fa ad arrivare così in forma a 102 anni?

Ho sempre lavorato. Ho fatto la sarta fino a novantanni.

(Veramente lei ha detto la ciarta, che è molto più bello).

Primo maggio. Festa del Lavoro.

Queste sono le parole più belle che ho sentito oggi.

Era una intervista ai centenari della Lombardia.

Ecco.

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Biot

Nella guerra dei bottoni le bande rivali (di bambini) si prendono a sassate e i vincitori come simbolo, le guerre sono fatte anc...