Cesare Zavattini, Lettera a Gaetano Afeltra, Cerreto Alpi 7 ottobre 1963
mercoledì 11 gennaio 2023
A mille metri
OGNI TANTO CHIAMO QUALCUNO. “A mille metri, tra capre pioggia e speranze. Resto qui un mese due tre, per finire un certo libretto. Ho rotto con pontidelaurentiiscinemasoggettitrattamenticritici, mi stava scoppiando il cuore. Ho già messo un paio di scarponi da montagna. Mi sono portato colori fucile stufe gambali e una cassa di carte, di note. A un chilometro c’è il cimiterino (quello del mio primo libretto) dov’è sepolto Mario mio fratello. Un torrentello passa davanti alla casa di mia sorella che mi ospita, le trote si nascondono sotto i sassi, anch’io vorrei nascondermi, ma come un fanciullo, ogni tanto chiamo qualcuno”.
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