Davanti a me sull'autobus c'è un bell'uomo.
Ha la mia età.
Meraviglioso quarantenne e qualchecosa.
Quegli uomini che diventano belli invecchiando.
Sono stati bei ragazzi che profumavo di buono. Di pulito.
Good fellas.
Sempre con un pallone di rugby o di football americano sotto il braccio.
Lacoste e maglioni blu.
Preppy style.
Eccolo qui davanti a me.
Una ruga profondissima che parte dal naso e attraversa la fronte.
In obliquo. Come un'ipotenusa.
La medicina cinese dice che sono le rughe del rimpianto.
Sembra una ferita.
Sicuramente è un ferita.
Di un amore che poteva essere e non è stato.
Scicsh bam! La porta si apre e scendo.
Ancora un minuto e glielo chiedevo.
Giuro.
"Ma perché non siete stati insieme????".
Scicsh bam. Vi-a-le Ar-gon-ne Piazzale Da-ttt-e-o. Dice la voce artificiale dell'autobus.
venerdì 4 gennaio 2013
Ipotenusa
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Biot
Nella guerra dei bottoni le bande rivali (di bambini) si prendono a sassate e i vincitori come simbolo, le guerre sono fatte anc...
-
Due amici e colleghi di San Ginesio avevano favorito nel 1925 l’incontro di Dolores con l’avvocato milanese Domenico Capocaccia, che si stav...
-
Conversazioni. Bar dell'ospedale. Brutto e triste come tutti i bar degli ospedali. Circa trenta Rom presidiano l'ospedale neurolo...
-
La metropolitana. Giorni di Fiera. Si capisce. La metropolitana è piena di gente. Sale un gruppo di 5 uomini giapponesi. Da lontano sembrano...
Nessun commento:
Posta un commento