giovedì 16 settembre 2010

La mosca

Sono una donna sostanzialmente fatta per la città.
Per le strade.
Per i giardini curati.
Per i marciapiedi.
Odio la campagna.
I boschi.
I prati.
Gli insetti.

La domenica mattina,
quando ero piccola mia mamma mi mandava a
svegliare mio padre... lui mi faceva scappare
bisbigliando: la mosca, la mosca.
Guarda che c'è una mosca.

Questa mattina in metropolitana un uomo e una donna
stavano parlando di un annuncio.
Casa in Largo Cairoli 650.000 euro.
Erano lì a tramutare con difficoltà (?!!)
la cifra in lire.
Le porte della metro si aprono come uno schiaffo,
come sempre, e sento lei sbraitare:
650.000 euro per una casa in città.
Con lo smog.
Il traffico.
Il casino.
Ma andate tutti a cagare!
Sbabammmmm!

martedì 14 settembre 2010

Una signora con in testa un tetto

Terza e quinta elementare.
La prima domanda, per tutti, è un classico.

Dove siete stati in vacanza?

Sul Partenone. (?!)
Ma non ci sono tutti i pezzi perché li hanno rubati.
Li hanno portati a Berlino.
E poi ho visto le Cariatidi che sono delle signore alte alte
con in testa un tetto.

Amo il dono della sintesi e il dono della poesia delle mie figlie.

domenica 12 settembre 2010

L'arrosto della domenica

Ho sempre abitato in Italia,
tranne brevi periodi all'estero per lavoro
o per studio.
E ho sempre abitato in un palazzo.

Il profumo delle mia domeniche
è questo che sento ora: il profumo dell'arrosto.
Arrosto e rosmarino.

E' dalle 7 che qualcuno, una donna ovvio,
nel mio palazzo ha messo in forno l'arrosto della domenica.

venerdì 10 settembre 2010

Senza spine

Ho trovato la risposta su una confezione di pesce surgelato eismann.
Ingredienti e raccomandazioni su ogni confezione di alimenti: che fonte!
Scorro le avvertenze in lingua inglese,
e solo in questa lingua c'è scritto:

Sebbene abbiamo usato la massima cura nel trattare questo pesce
non possiamo assicurare che sia BONE FREE. Senza spine.

Prima nota, adoro gli inglesi.
Sono un popolo superiore e non supererò mai lo shock
di non aver passato il Business English Higher.
Seconda nota: le figlie ri-cominciano la scuola.
Terza e Quinta elementare.
E' una cosa immensa quando si hanno otto e dieci anni.
E benché mettiamo sempre la massima cura io e il Santo in fatto di scuola,
non è detto che sarà "bone free".
Speriamo ogni anno che anche le maestre ci mettano la massima "cura".
Purtroppo qualche spina ci sarà.
Perché è vero cara somara Gelmini che è importante essere preparati
ma è più importante essere "accorti".
La cura, cara Ministra.
Anche nell'usare le parole. Anzi la "curezza" come dice la mia Madda.
Come la cura di quelli della eismann nel confezionare la limanda impanata,
ma solo quella inglese!

Tutte cose immense, ognuno per la sua età e per la sua larghezza di ala.
Buon inizio a tutti.
Baci a pioggia e via sereniiiiiiiiii.

giovedì 9 settembre 2010

L'uomo con la sciarpa

La metropolitana.
Giorni di Fiera.
Si capisce. La metropolitana è piena di gente.
Sale un gruppo di 5 uomini giapponesi.
Da lontano sembrano un plotone della yakuza, la mafia giapponese.
Li guardo bene. Sono businessman.
Anche gli appartenenti alla Yakuza sono businessman.
Sono eleganti con begli accessori.
Tutti vestiti bene.
Gessato nero e belle camicie azzurre.
Solo uno, il mio preferito, è fuori dal coro.
Ha una sciarpa con i fiori e una spilla di feltro.
Sempre un fiore.
Si libera un posto e qui parte una danza fantastica.
Tutti guardano, ne sono sicura, il più alto in grado gerarchico
per farlo sedere.
Senza parlare.
Inclinando un poco la testa e sorridendo tutti.
Lui rifiuta, sempre con un cenno con la testa e tanti sorrisi.
Allora la danza ricomincia.
Tutti si rivolgono al secondo, in ordine gerarchico e così via...
fino all'ultimo.
L'uomo con la sciarpa e il fiore.
Rifiuta a sua volta.
Nessuno si siede.
Ovvio.
Si ricontattano tutti con lo sguardo e nessuno si siede.
Scendono.
Destinazione Fiera.

martedì 3 agosto 2010

In silenzio

Talvolta il mio lavoro mi offre delle opportunità interessanti.
E ho il raro privilegio di sentirmi, ultimamente,
nel posto giusto al momento giusto.
Ieri ero a un convegno.
Si è parlato di mercati.
Di futuro, di merce.
Però a volte dietro la merce c'è un pensiero.
Si parlava di cosmetici. Packaging.
E comunque tra mass market, market share, numeri, lavoro, noia...
a un certo punto ha parlato il designer.
Cioè la persona che ha disegnato il rimmel, la terra, gli ombretti che comprerò domani.
E ha detto che è partito dalle mani delle donne.
Ha cominciato a disegnare pensando
a come le donne accarezzano i cosmetici.
Silenzio in sala.
Le donne quando si truccano stanno in silenzio.
E' partito dal silenzio.
E a cercato di disegnarlo.
Ha detto che è l'unico momento in cui una donna sta in silenzio è quando si trucca.
Non risponde al telefono.
Non risponde ai figli se le chiedono qualche cosa.
Sospiro.
Come è vero.
E come è bello.
Un gesto che le donne compiono da secoli.
In silenzio.

lunedì 2 agosto 2010

La via dell'intelligenza

Basta astio.
Sì basta astio.
Mi hai imposto condizioni capestro.
Cerchiamo di comportarci sulla via dell'intelligenza.

Ho pensato.
Divorzio. Ovvio. Le parole del divorzio.

Immersa a leggere storie, in un prato.
In Valle d'Aosta.
Una storia vera. Un dramma eccolo lì vero.
Davanti a me.

E' la guida del castello che aspetta tutto il gruppo
e intanto in un angolo si ritira e parla al telefono.

Ascolto.
Mi piace ascoltare. E' il mio lavoro.
Mi piace ascoltare e raccontare quello che ascolto.

Chiude la telefonata. E da un iniziale "basta astio"
ora siamo ai "vaffanculo".
Si sono persi "sulla strada dell'intelligenza".

Gli avvocati divorzisti guadagnano tanto.
Se lo meritano.
Ascoltano ogni giorno il peggio.

Scintille: un illustratric* al giorno per un anno

Il primo Gennaio di quest'anno mi è venuta voglia di creare un manuale per me di illustratori che mi piacciono. Un illustratore o illust...